Erosione costiera a Casabianca. Il Comune deve cofinanziare il progetto

“Piangere dopo che i disastri avvengono è un atteggiamento insopportabile ed è il motivo per cui la politica deve intervenire per tempo”. Così la presidente del Consiglio Comunale di Messina, Emilia Barrile, commenta il sollecito inviato all’amministrazione e al dipartimento tutela ambiente, relativo agli interventi da effettuare nella porzione di costa nord da Tono a Casabianca.

“Il Comune di Messina, quale Città Metropolitana, ha partecipato al piano nazionale “Aree Metropolitane” di Italia Sicura, presentando, attraverso il Dipartimento Protezione Civile e Difesa del Suolo, progetti per la mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera nei tratti di costa a maggior rischio, compresi fra gli abitati di Acqualadrone, Mezzana, Tono, Mulinello, Casabianca, Rodia Marmora e Rodia Puccino”, scrive la Barrile. “Il Patto del Sud prevede lo stanziamento di un importo di 3 milioni 650mila euro utile a fronteggiare le situazioni di criticità ambientale dell’area su Casabianca, facendo fronte ai sempre crescenti rischi causati dal dissesto idrogeologico. La somma però non è sufficiente ed occorre provvedere a compensare un ulteriore importo di 1 milione e 50mila euro, per evitare che ogni possibilità vada perduta”, chiarisce la presidente, che più volte ha già fatto appello alla giunta affinché si adoperasse in tal senso, suggerendo alcune alternative per il reperimento della somma mancante, tra cui la rimodulazione dei fondi del Masterplan della Città di Messina, o i fondi destinati alle opere di erosione costiera, o il ridimensionamento del progetto per l'importo erogato dalla Regione. Regione che, oggi, incalza Palazzo Zanca affinché si provveda a risolvere con urgenza la faccenda. “Questi interventi progetto sono necessari ed assumono anche carattere di urgenza per la salvaguardia dell'incolumità delle persone e la messa in sicurezza degli immobili, non possiamo rischiare che per incuria o leggerezza non vengano effettuati”, conclude.