Piano nazionale per riqualificare aree urbane degradate. L’allarme di Costanzo

E’ stato pubblicato Sulla Gazzetta Ufficiale n. 249 del 26 ottobre 2015 un bando che prevede "Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate". Il Decreto è stato pubblicato in riferimento a quanto previsto all'articolo 1, comma 431 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 in cui viene precisato che entro il 30 novembre 2015 i Comuni interessati devono trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri i progetti relativi al Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate secondo le modalità e la procedura stabilite con apposito bando.

Al fine della predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, il bando stabilisce le modalità e la procedura per la presentazione dei progetti diretti anche al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
La dotazione del Fondo per l'attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate è di 44 milioni 138mila euro per il 2015 e di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, per complessivi euro 194 milioni 138mila euro.

La presentazione del progetto deve essere formulata tramite specifica "Domanda di inserimento nel Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate", sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante del comune ovvero del comune capofila dell'aggregazione esclusivamente a mezzo posta Elettronica Certificata (PEC), all'indirizzo PEC areeurbane.po@pec.governo.it.

Lo ricorda il consigliere della VI circoscrizione, Massimo Costanzo, che lo scorso 26 ottobre ha inviato al sindaco, all'assessore De Cola e al dirigente Amato una proposta da valutare in tempi utili, per la realizzazione di una piazza polifunzionale come centro di aggregazione e sociale a Sperone, individuando e allegando alla proposta stessa una planimetria che indicava l’area oggetto del progetto, ed esattamente di fronte alla chiesa del Villaggio.

"Ad oggi – afferma Costanzo – non ho ricevuto alcuna comunicazione ed il rischio è quello di perdere l’ennesima occasione per utilizzare dei fondi messi a disposizione. A mio avviso è necessario costituire un’area specifica da inserire nell’organigramma del comune di Messina, che si dedichi scrupolosamente ad intercettare i fondi regionali, nazionali e europei da investire, con programmi e progetti realizzabili, nel nostro Comune. Inoltre è necessario trovare delle sinergie con i quartieri, in modo tale da avere sempre aggiornato lo stato dei villaggi che sono alla base della qualità di vita dell’intera città, e con quali interventi si possa migliorare le loro condizioni".