Cgil, Cisl e Uil: “Croce annuncia lacrime e sangue ma mantiene le rendite ai soliti noti”

“Percepiamo la spiacevole sensazione che al Comune di Messina rimanga tutto immutato”. Dal giorno del suo insediamento, il commissario del Comune, Luigi Croce, aveva ricevuto tanti elogi per il lodevole tentativo di salvare la baracca. Ora, invece, arrivano le forti critiche da parte dei segretari sindacali di Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil, Crocé, Emanuele e Calapai, in merito alla determina di approvazione del fondo della dirigenza comunale.

I segretari generali della Funzione Pubblica scrivono al commissario Croce e chiedono l’immediata revoca della determina di approvazione del Fondo 2011, per violazione delle relazioni sindacali, in quanto la materia è oggetto di contrattazione decentrata.

“La procedura seguita dall’amministrazione comunale è alquanto anomala – osservano Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai -. La determina dirigenziale, con la quale è stato approvato il fondo 2011, integrandolo con ulteriori risorse, è stata numerata e protocollata da più di tre mesi, ma stranamente è stata resa pubblica solo il 31 ottobre”.

I sindacati non mancano così di attaccare il commissario: “Per un verso, si mantengono le posizioni di rendita per i pochi eletti. Per altro verso, con roboanti proclami sulla stampa, si annunciano “Lacrime e sangue”, tagli sugli stipendi e perdita di posti di lavoro, sulla pelle dei soliti dipendenti comunali e precari. Probabilmente il commissario Croce non è stato messo a conoscenza che i dipendenti comunali hanno già dato e che il salario è stato decurtato dal 2010, sottraendo ai comunali un milione e 200 mila euro”.

I tre segretari, in chiusura, chiedono l’immediata convocazione delle organizzazioni sindacali: “Non consentiremo ulteriori tagli a lavoratori che percepiscono stipendi da fame . Adesso tocca ad altri, a tutti coloro che in questi anni hanno mantenuto stipendi e compensi al di sopra delle retribuzioni nazionali”.
(Ma. Ip.)