“Corsi d’oro”: discussi i ricorsi, adesso le decisioni sulle richieste di scarcerazione

Il Tribunale della Libertà ha discusso in giornata i ricorsi presentati da sei delle dieci persone arrestate nell’operazione “Corsi d’oro” sui contributi ottenuti dagli enti di formazione professionale da parte della Regione, finanziati anche con fondi dello Stato e dell’Ue. La decisione dei giudici sulle richieste di scarcerazione era attesa per oggi ma i tempi si sono dilatati ed è slittata a domani. Per la Procura erano presenti l’aggiunto Sebastiano Ardita ed i sostituti Monaco e Carchietti. Al vaglio dei giudici del Tdl la posizione di Chiara Schirò, moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese, di Daniela D’Urso moglie dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, dell’ex consigliere comunale Elio Sauta, della moglie Grazia Feliciotto, dell’ex assessore comunale Melino Capone e del fratello Natale. Attualmente si trovano tutti agli arresti domiciliari e per loro i legali hanno chiesto la scarcerazione. Sabato scorso il Tribunale del Riesame ha confermato i domiciliari per due delle persone indagate dalla Procura ovvero per Concetta Cannavò, presidente della Lumen, e Nicola Bartolone, vicepresidente dell’Aram. Il Tribunale, accogliendo la richiesta avanzata dal gruppo Criminalità economica della Procura di Messina, coordinato dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, ha confermato il sequestro beni anche per Salvatore Natoli.