I Club Forza Silvio: “L’alternativa al disastro Crocetta è un centro-destra unito”

Nella Sicilia che è stata del 61 a 0 gli azzurri provano a riorganizzarsi e lo fanno puntando su energie nuove, su quanti, giovani e meno giovani, hanno voglia d’impegnarsi senza far dipendere ogni mossa dai sondaggi. Con questo obiettivo e soprattutto con la volontà di creare un’alternativa al bluff di Crocetta, ormai da tempo i Club Forza Silvio stanno riorganizzandosi nel territorio e preparando una serie di manifestazioni. In quest’ottica rientra la conferenza stampa tenuta a Palazzo Zanca dal vice coordinatore regionale dei club Giuseppe Munaò insieme al consigliere comunale Fabrizio Sottile e alla consigliera della IV circoscrizione Maria Fernando Gervasi. I Club azzurri in Sicilia sono 1.200, tra città e provincia 260 e solo a Messina ben 80. Le elezioni sono lontane, ma in Sicilia, a fronte di un disastro acclarato è probabile che i tempi del ritorno alle urne finiscano con l’essere più vicini di quanto il Pd stesso speri attualmente ed allora il centro-destra non può farsi trovare impreparato. Le divisioni tra Miccichè e Musumeci hanno portato alla situazione attuale e consegnato la Sicilia al centro-sinistra.

“Il nostro compito ed il nostro obiettivo è riavvicinare la gente al partito- ha spiegato Munaò- C’è chi per lungo tempo si è impegnato e poi si è allontanato, c’è chi non ha voluto farlo finora ma può essere valorizzato. Noi vogliamo tornare a questo rapporto con i cittadini. Non c’interessano i politici di professione, quelli che cambiano casacca appena cambia il vento, contiamo su una classe dirigente giovane, nuova. Vogliamo voltare pagina rispetto agli errori commessi, anche qui in Sicilia ed a Messina, dove la politica è in gran parte clientelare, da chi ha votato e da chi è stato votato. I club costituiranno la costola della nuova Forza Italia”.

Sia Munaò che Sottile sono stati a lungo fuori Messina ma hanno deciso di rientrare e spendersi per la propria terra, con la consapevolezza che la strada è lunga. In Sicilia si cerca un dialogo con le altre forze di centro-destra, Musumeci in testa, per farsi trovare pronti non appena si tornerà alle urne e per non lasciare le praterie al M5S che in questo momento viaggia col vento il poppa. Il Ncd è un discorso a parte e molto dipenderà dalle decisioni che saranno prese a livello nazionale e regionale, anche se è probabile che ogni singolo esponente decida che strada prendere. In riva allo Stretto è ormai scontato l’avvicinamento di Nino Germanà e delle sue truppe al Pdr di Beppe Picciolo ma non sarà il solo, perché altri deputati regionali sono intenzionati a seguire la stessa strada. Da concordare solo le modalità del transito ed i tempi.

“Noi non chiediamo la mozione di sfiducia per Crocetta-spiega Sottile- ma dovrebbe essere il governatore stesso a decidere di dimettersi. Il bluff della riforma delle province, il cambio di 36 assessori in due anni e mezzo, le vicende che riguardano la sanità sono tutti elementi che dovrebbero far riflettere. Crocetta ormai, come dimostrano le dimissioni a catena dei suoi assessori, ultima la Borsellino, non ha più la fiducia dei suoi stessi assessori e degli alleati. Mi auguro poi che le dimissioni della Borsellino non pregiudichino quel percorso avviato per salvare l’ospedale Piemonte attraverso la fusione con il Neurolesi. Lo dico nell’interesse della città”.

In realtà questa mattina Forza Italia avrebbe dovuto annunciare la manifestazione che sabato si terrà in tutti i capoluoghi dell’isola per dire basta ad un governo regionale che non ha realizzato la rivoluzione annunciata, ma “problemi burocratici- ha spiegato Munaò- che riscontriamo solo a Messina, come il dover richiedere l’autorizzazione per l’allestimento del gazebo 14 giorni prima della manifestazione ci hanno impedito di poter essere a piazza Cairoli come previsto. Siamo certi che sia possibile creare un’alternativa di centro-destra al governo regionale che sta lasciando una situazione infrastrutturale disastrosa, con la Sicilia divisa in due dopo il crollo del viadotto Hymera e le conseguenze dei mancati trasferimenti nazionali”.

Il centro-destra si è rimesso in moto alla ricerca di quell’unità mancata nel 2012 e soprattutto alla ricerca del “candidato” anti-Crocetta ed anti-Grillo che dovrà essere presentato all’elettorato siciliano. In questo quadro gli azzurri puntano ad occupare gli spazi lasciati vuoti dal Ncd che, immobilizzato nell’abbraccio con Renzi, sta perdendo consensi più che guadagnarli.

Rosaria Brancato