Al Berlusconi Day presenti anche le pattuglie siciliane

Al Berlusconi Day non è mancato il sostegno del popolo azzurro siciliano. Alla manifestazione che si è svolta pomeriggio a Roma infatti era presente anche una nutrita pattuglia di provenienza dall’isola. Il coordinamento regionale del Pdl ha infatti organizzato la “trasferta romana” in via Plebiscito, ma c’è stato anche chi, come un gruppo di messinesi, ha preferito raggiungere la piazza con le auto invece che con i pullman. Tra i big che hanno poi raggiunto Berlusconi a Palazzo Grazioli per un vertice c’erano anche i due sottosegretari siciliani Gianfranco Miccichè e Simona Vicari.

“Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà a Berlusconi- ha detto la Vicari- ed il mio auspicio è che la riforma della giustizia venga al più presto inserita tra i punti prioritari delle riforme costituzionali”. Chi invece non ha preso affatto bene le “assenze illustri”, ovvero quelle dei ministri del governo Letta, è stato il sottosegretario della Pubblica amministrazione Gianfranco Miccichè, leader del Grande sud e fedelissimo del Cavaliere “L’assenza dei ministri è imbarazzante- ha tuonato- non era una manifestazione di protesta, ma un abbraccio pubblico a Berlusconi, un modo per esprimere vicinanza e sostegno”. In effetti le bandiere di Grande Sud sventolavano insieme a quelle di Forza Italia e del Mir (il movimento di Samorì), nonché insieme a tutti gli altri cartelli che andavano dal romantico “Silvio ti amo” al più sportivo “Forza Italia, Forza Puglia”.

“Chi oggi non era qui ha mancato di solidarietà nei confronti di Berlusconi e di queste assenze terremo conto in futuro”, ha concluso il protagonista del 61 a 0 degli anni d’oro di Forza Italia, che però, alle ultime regionali, in rotta con il Pdl dell’isola che lo aveva snobbato come candidato (nonostante il placet di Silvio) si è presentato in solitaria corsa. Dissapori dimenticati col passare dei mesi, nonostante proprio la divisione del Pdl sia costata la sconfitta di Musumeci, ed alla fine Miccichè è tornato sottosegretario, nel governo delle larghe intese.

La Sicilia del resto non poteva mancare al Berlusconi Day, perché è sempre stata la Regione che ha portato in dote consensi oceanici e non solo nel 2001 del 61 a 0. Alle Politiche di febbraio, ad esempio, la Sicilia è stata una delle pochissime regioni che ha visto il Pdl al Senato prendere il premio di maggioranza (e infatti ne ha portati a Roma 14) raggiungendo percentuali notevoli anche alla Camera. A Messina alla Camera il Pdl è risultato il primo partito. E siciliani sono i colonnelli e i generali di Berlusconi, da Angelino Alfano, segretario nazionale del partito, a Renato Schifani e Miccichè, passando per Marcello Dell’Utri , l’ex di ferro Ignazio La Russa, e la siracusana Stefania Prestigiacomo.

Nel ritorno alle origini di Forza Italia l’apporto delle truppe siciliane sarà determinante, e tra non molto inizieranno i primi movimenti. E come fa capire Miccichè, l’importante è essere lesti a mettere il cappello nei posti in prima fila.

Rosaria Brancato