Emergenza abitativa, le famiglie a colloquio con Accorinti. Il sindaco chiederà il dissequestro

Impegni e rassicurazioni. Al momento nessuna soluzione concreta, ma la promessa di affrontare con la massima attenzione quello che si può trasformare in un grave dramma sociale. L’emergenza abitativa messinese in questi giorni è nuovamente esplosa in tutta la sua gravità, i provvedimenti di sequestro e sgombero della ex scuola Foscolo e della ex Caserma San Leone hanno “costretto” l’amministrazione Accorinti a guardare in faccia, nel vero senso della parola, la preoccupazione e l’angoscia di decine di famiglie che da un momento all’altro potrebbero finire in mezzo alla strada. Ieri sera, dopo una lunga giornata di attesa e un presidio a Palazzo Zanca, Accorinti e gli assessori Pino e Ialacqua hanno incontrato la delegazione delle famiglie e i membri di Uninone Inquilini, collettivo Pinelli e Asia, da sempre in prima linea per difendere il diritto alla casa.

Il sindaco ha dato la sua parola, adesso però servono i fatti. Accorinti ha garantito che chiederà ai magistrati che hanno siglato i sequestri una revoca dei provvedimenti e contestualmente una proroga delle ordinanze di sgombero. La questione però rischia di essere molto più complicata, soprattutto per il palazzo San Leone, di proprietà della famiglia Stagno d’Alcontres. L’amministrazione proverà ad avviare una trattativa, nel frattempo però ciò che continuano a chiedere Unione Inquilini, colettivo Pinelli e Asia è una svolta nella gestione delle politiche abitative che questa amministrazione fino ad oggi non ha affrontato.

Lungo e concitato l’incontro tra sindaco, assessori e il gruppo di occupanti che hanno atteso di poter parlare con gli amministratori per l’intera giornata. Resta il problema delle famiglie sotto sfratto, resta soprattutto l’emergenza legata alla massiccia presenza di bambini. Alla Foscolo ci sono dieci minori, al San Leone sono addirittura 25, con tre neonati. Da ieri nella ex caserma hanno anche tagliato la luce e andare avanti si fa sempre più complicato.

Una richiesta "di farsi promotore presso l’autorità competente e con la proprietà, che certamente sarà sensibile al problema, per la sospensione del provvedimento e per l’avvio di una trattativa che consenta diplomaticamente e bonariamente di dirimere la disputa e di tenere in considerazione massima, l’emergenza sociale e abitativa delle persone e dei minori" è arrivata anche dal presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, insieme al collega consigliere Santino Bonfiglio.

Nel giro di pochi giorni dall’amministrazione dovrebbe arrivare qualche notizia più concreta. Al momento l’unica certezza è che il tempo a disposizione è pochissimo.

Francesca Stornante