Incendi a ditte e richieste di denaro: in manette tre postini del pizzo

Sono stati incastrati mentre si facevano consegnare da un imprenditore una busta con 500 euro, l’acconto per una richiesta estorsiva di 2500 euro.
Si è conclusa la scorsa notte l’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Taormina, con l’arresto di Carmelo Caminiti, 42 anni, Leandro Buemi, 30 anni, Antonio Monforte, 48 anni, tutti e tre residenti a Francavilla di Sicilia, già noti alle Forze dell’Ordine e adesso accusati di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.
A far scattare le indagini dei Carabinieri della Stazione di Francavilla erano stati alcuni pesanti atti intimidatori più volte commessi contro diverse società imprenditoriali della zona.

Fin da subito gli inquirenti erano riusciti a risalire all’esistenza di un sistema subdolo di richieste estorsive a tappeto. Il modus operandi della “squadra criminale” era molto semplice. Inizialmente i cantieri venivano danneggiati, nella maggior parte dei casi con piccoli incendi, insieme ad attrezzature e mezzi di lavoro. Gli imprenditori allora erano costretti a guardarsi intorno per “cercarsi un amico” e, in un modo o nell’altro, venivano “agganciati” dai personaggi della criminalità locale.
Una complessa attività di indagine che ieri notte ha dato i suoi frutti.
Mentre gli estorsori trattavano con l’imprenditore per la consegna della busta con i soldi, una decina di Carabinieri li stava pedinando. Su una strada di Castiglione di Sicilia, infine, i militari hanno affiancato la macchina dell’imprenditore e quella dei malviventi. Le auto si sono fermate e uno degli arrestati ha dato alcune indicazioni operative su come garantire il resto del pagamento e fornito altri “fraterni consigli”. In quell’istante i Carabinieri sono intervenuti ed hanno bloccato l’estorsore e immediatamente dopo sono stati fermati anche i due complici.