Processo Corsi d’oro: in Aula spunta il “Comitato Francantonio Libero”

Una sorta di "protesta" per reclamare la scarcerazione di Francantonio Genovese, il pubblico delle grandi occasioni, ed é spuntata persino una maglietta con scritta colorata su fondo nero e la scritta "Francantonio Libero". La singolare protesta é andata in scena stamane all'aula bunker del carcere di Gazzi all'udienza del processo Corsi d'oro 2 che vede imputato l'onorevole, ancora in carcere, i suoi familiari e i collaboratori per la formazione professionale.

Dentro, c'erano avvocati e giudici, impegnati a interrogare ed ascoltare il vice questore, capo della Polizia Giudiziaria, Fabio Ettaro, colui il quale ha condotto l'inchiesta, soprattutto nella prima fase. Fuori, persino i vigili urbani impegnati a regolare il traffico. "No, che c'entra la protesta, siamo qui perche' c'è una udienza importante". In realtá è la prima volta che si vedono, da quando é cominciato il processo. Fuori, l'autista dell'onorevole e la sua famiglia con la maglietta. Dentro, in silenzio tra i banchi del pubblico, una buona quota di consiglieri comunali del Pd, consigliori e lavoratori della formazione. E c'era persino l'avvocato Felice Calabró, candidato a sindaco sconfitto, che quando l'aula si é affollata di giornalisti si é defilato.

"Siamo qui in silenzio e tranquilli, stiamo cercando di capire di cosa si tratta, quali sono le contestazioni di questo importante processo che riguarda tanti lavoratori", ha detto il consigliere comunale Nicola Cucinotta. "E certamente é una dimostrazione d'affetto nei confronti di Genovese".

A seguire il processo, oggi, c'erano anche tanti altri consiglieri comunali ed esponenti politici vari: Paolo David, Simona Contestabile, Santalco, l'avvocato Emilio Fragale, e tanti lavoratori della formazione.

Alessandra Serio