Dark Truck, la Cassazione “boccia” il secondo arresto di Nigrelli e Currò

E' arrivata nella tardissima serata la decisione della Corte di Cassazione sul caso del commerscialista mistrettese Michele Nigrelli e dell'imprenditore messinese del settore trasporti, Andrea Currò. I giudici della III sezione, accogliendo il ricorso dei difensori di Currò gli avvocati Bonni Candido ed Alberto Gullino, ha annullato l'ordinanza ai domiciliari dell'imprenditore, in custodia cautelare da sei mesi. La Suprema Corte ha annullato con rinvio al Tribunale del Riesame, che dovrà celebrare nuova udienza e trattare i ricorsi, tenendo conto delle indicazioni dei giudici della Cassazione.

I Giudici hanno comfermato l’accusa di associazione per entrambi, e rigettato il ricorso di Nigrelli.

E' l'ennesimo ribaltamento di fronte dei primi esiti dell'inchiesta Dark Truck 2. Nigrelli e Currò erano stati arrestati alla fine di gennaio. Due settimane dopo il TdL aveva annullato in toto l'ordinanza cautelare per difetto di motivazione. Il Giudice per le indagini preliminari ha quindi in pochi giorni "provveduto" emettendo una nuova ordinanza cautelare e stavolta il Riesame aveva respinto la richiesta di scarcerazione dei difensori, i quali hanno però impugnato questa seconda pronuncia del Collegio della Libertà, ottenendo una vittoria parziale stasera in Cassazione.

Il professionista e l'imprenditore sono accusati dalla Procura di Messina di aver messo in piedi un intricato ingranaggio di società cartiera per emettere fatture, a fronte di operazioni inesistenti, tutto per frodare il Fisco per milioni di euro.Insieme agli arresti, a gennaio scorso sono scattati i sequestri per il titolare della Currò Trasporti e il commercialista, per complessivi 8 milioni di euro stimati. A coordinare l'inchiesta della Guardia di Finanza sono stati il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto della Dda, Fabrizio Monaco.

(Alessandra Serio)