Trasferimento dal Comune di Taormina a Messina, scagionato funzionario Famà

Non ci fu alcuna truffa né falso nelle attestazioni che Carmelo Famà, di Roccalumera, presentò nel 2010 per ottenere il rasferimento dal Comune di Taormina a quello di Messina, dove è funzionario dell'Ufficio Urbanistica.

Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Messina che, accogliendo le argomentazioni dell'avvocato Paolo Turiano Mantica, difensore di Famà, lo ha assolto con formula piena, "perché il fatto non sussiste".

Famà aveva attestato di aver ricoperto l'incarico di dirigente dello stesso ufficio al Comune di Taormina, mentre era stato semplicemente un "facente funzioni", secondo l'accusa.

L'attestazione gli aveva consentito di ottenere il trasferimento dal municipio taorminese a quello messinese, nel 2010. Il funzionario era stato sospeso temporanemanete dopo l'inchiesta nata sulla scorta di un esposto del Partito Comunisti d'Italia.

Nella denuncia si segnalavano le altre anomalie, come la mancanza di valutatori della documentazione attestante il possesso dei requisiti di Famà, che però era stato l'unico ad aver risposto alla domanda del Comune di Messina.

Nel primo grado, due anni fa, Famà era stato condannato a 2 anni e 10 mesi.

Alessandra Serio