Operazione 342, condanne ridotte al detective Molonia e gli investigatori pubblici

Hanno incassato assoluzioni parziali e si sono visti così ridurre le condanne, in appello, una parte degli imputati del processo "342", l'inchiesta sui rapporti tra l'investigatore privato Matteo Molonia e alcuni appartenenti alle forze dell'Ordine. La Corte d'Appello di Messina ha rideterminato la pena per lo "007" privato ad un anno, contro I 3 anni e due mesi del primo grado. Per i giudici di primo grado non vi fu alcuna corruzione nella condotta di Molonia, assolto con la formula ampia dalla più grave accusa di corruzione (perché il fatto non sussite). Derubricata ad accesso abusivo al sistema informativo l'accusa di rivelazione di segreti di ufficio.

Un anno anche per Antonio Scaletti (maresciallo dei carabinieri) e Antonino Brigandì (investigatore privato); per tutti l'accusa più pesante è stata derubricata in un reato meno grave. Sconto di pena anche per Francesco Giusti, ex comandante del Nucleo mobile della Guardia di Finanza di Messina: da 3 anni e mezzo ad un anno e 2 mesi.

Per il maresciallo della Finanza Giovanni Duca e il poliziotto Augusto Sturiale, Invece, le condanne (rispettivamente ad un anno e 9 mesi ed un anno) sono state confermate. Sono accusati di rivelazione di segreto d'ufficio per aver fornito a Molonia alcuni dati: intestatari di targhe o altre generalità.

Ridotta anche l'interdizione dai pubblici uffici per Scaletti.

Hanno difeso gli avvocati Nino Cacia, Salvatore Silvestro, Antonio Centorrino, Giuseppe Carrabba, Carlo Faranda e Carmelo Vinci.

Il verdetto della Corte d'Appello, emesso ieri sera, arriva a quasi un anno dalle pesanti condanne di I grado e a 2 anni e mezzo dal blitz, denominato "342", che costó i domiciliari a Molonia e la pensione anticipata a Giusti.

A svelare i rapporti tra l'investigatore privato e quelli pubblici sono state soprattutto le intercettazioni telefoniche, arrivate dopo le denunce di un altro appartenente alle forze dell'ordine, a sua volta "nei guai" per vicende personali, dei quali si era occupato Molonia per via della sua professione.

Alessandra Serio