Assegnazione fondi patto di stabilità, la Regione rinvia a giovedì. Messina in apnea

Palermo non si esprime, Messina è al tracollo. E’ nera, o meglio “incolore”, in quanto niente è stato stabilito, la fumata venuta fuori dalla seduta convocata ieri pomeriggio alla Regione per decidere l’assegnazione dei fondi derivanti alla deroga del patto di stabilità. Un appuntamento molto atteso in riva allo Stretto, dove il commissario Luigi Croce sta tentando il tutto per tutto per recuperare le somme necessarie almeno al pagamento degli stipendi.

Nell’incontro di ieri pomeriggio si sarebbero dovute affrontare le priorità di assegnazione dei tetti di spese dei fondi sbloccati dall’accordo con lo stato, da cui Messina spera di ottenere circa 7,5 milioni di euro. Niente di tutto questo è però avvenuto. La prossima seduta, infatti, è stata convocata per giovedì, in attesa che gli uffici della ragioneria generale sviluppino gli elaborati necessari alla rideterminazione dei predetti tetti di spesa. Inevitabile la delusione dei sindacati che, come manifestato più volte in occasione degli incontri avuti negli ultimi giorni con il commissario, si dicono particolarmente preoccupati per le conseguenze che potrebbero generarsi nel caso in cui gli stipendi tardino ad arrivare. “Mente i Comuni sono al limite – commenta la segretaria della Fp Cgil Clara Crocé – la Regione temporeggia ancora”. Al momento le risorse sbloccate sono solo quelle dei 24 milioni di euro destinati al trasporto pubblico locale, misura peraltro già prevista nella stessa deroga al patto.

Per l’impiego degli altri fondi e’ stato, poi, stabilito un elenco di priorita’. Sara’ data precedenza, dunque, allo sblocco dei pagamenti alle imprese per la realizzazione di
opere e forniture, al cofinanziamento dei fondi strutturali, al finanziamento degli Enti locali ed agli investimenti nelle misure di sostegno all’ambiente attraverso progetti per la forestazione che prevedono sia interventi a tutela del patrimonio boschivo siciliano che per l’incremento di quest’ultimo. La giunta ha poi avviato la discussione finalizzata ad affrontare altri due nodi ovvero il sistema della formazione e il funzionamento della macchina amministrativa siciliana. (E.DEP.)