Continua a bruciare la provincia messinese, a Mili San Marco evacuate alcune abitazioni

Ettari ed ettari di macchia mediterranea completamente bruciati. Il fronte degli incendi avanza e anche oggi sta devastando la provincia di Messina. A complicare il tutto è l’anticiclone sahariano Nerone che con la sua ondata di caldo alimenta anche i più piccoli focolai rinvigorendo e spingendo le fiamme. Situazione critica a Mili San Marco dove i vigili del fuoco hanno dovuto evacuare un paio di abitazioni e dove è attivo in servizio aereo l’elicottero della sezione dei vigili del fuoco di Catania. Incendi vari costellano le montagne tra Fiumedinisi e Gallodoro, mentre sul fronte tirrenico si registrano roghi a Santa Lucia del Mela e Gioiosa Marea. Fuoco anche in autostrada sulla A20 all’altezza della galleria Telegrafo dove le sterpaglie presenti stanno alimentando un rogo che crea problemi anche per la densa nube di fumo che sprigiona e rende scarsa la visibilità. Che dietro i focolai appiccati un po’ ovunque ci sia la mano di qualche piromane è quasi certo anche perché coincidenza strana ogni anno bruciano sempre le stesse zone. E purtroppo come ogni anno la stagione estiva con il moltiplicarsi di incendi mette a dura prova l’organico ridotto al lumicino di vigili del fuoco e forestale, oggi la situazione non è migliorata.
Un incendio a Monte Piselli ha minacciato alcune abitazioni,sul posto anche la Polzia di Stato per regolare il traffico di autovetture al bivio che porta a Gravitelli e Camaro.