Angelo Villari rinuncia al ricorso. La lista “Cambiamo tutto” esce dalla competizione

Angelo Villari rinuncia al ricorso, incassa l’esclusione della lista “Cambiamo Tutto”, che avrebbe dovuto sostenere la sua candidatura a sindaco di Messina, ma non perde l’occasione per togliersi qualche “macigno” dalla scarpa. Destinatari il segretario generale di palazzo Zanca Santi Alligo e il presidente della commissione circoscrizionale per le elezioni presieduta dal vice prefetto Maria Antonietta Cernaglia. “La lista non è stata nemmeno presa in considerazione dalla commissione – ha spiegato l’imprenditore alberghiero – avendo preso atto del ritardo con cui è pervenuta nelle mani del segretario generale lo scorso mercoledì 15 maggio, alla scadenza prevista dalla legge”.

La lista “Cambiamo Tutto” è stata depositata alle 12.02, quindi esclusa, ed il ricorso presentato lunedì e’ stato rigettato dalla commissione che si è dichiarata incompetente in materia. “Si potrebbe obiettare – contesta Villari – che nessun avviso cartaceo era stato posto all’interno del palazzo comunale per avvertire del luogo in cui depositare le liste (motivo per il quale Villari ha presentato formale esposto all’ufficio relazioni col pubblico del Comune, ndr.), o ancora che la determinazione dell’orario di presentazione non era stata affidata ad un orologio da parete riscontrabile da tutti. Si potrebbe contestare inoltre – conclude Villari – che il delegato di lista ed il candidato sindaco erano fisicamente presenti all’interno del luogo deputato a queste scadenze amministrativo-elettorali”.

Il ricorso che Villari non ha voluto presentare, per non costituire un “elemento di disturbo allo svolgimento della campagna elettorale”, si sarebbe basato proprio su quest’ultimo punto: e cioè sul decreto emanato dal governo Berlusconi per riammettere la lista del Pdl alle regionali del Lazio del 2010, competizione dalla quale la lista era stata esclusa proprio per un ritardo: il decreto indicava praticamente che alla scadenza del termine fosse sufficiente che il rappresentante di lista fosse fisicamente presente all’interno della casa comunale. A curarlo, per conto di Villari, sarebbe stato Marcello Scurria, fidato consigliere dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca.

A chi andranno ora i voti di Villari? “Nessuna indicazione – spiega l’ormai ex candidato – siamo un progetto politico che non si ferma, non disperderemo né metteremo a disposizione di nessuno il nostro patrimonio. È’ ovvio che l’area in cui ciascuno di noi si colloca è ben definita. Lo faremo dall’esterno, con le mani ancor più libere”. Villari, infatti, era esperto del sindaco Buzzanca. Che la sua area di riferimento resti comunque il centrodestra e’ testimoniato dalla presenza in sale (“solo come amico”, ha tenuto a precisare), di Silvano Arbuse, segretario cittadino de La Destra in corsa per il consiglio comunale nella lista principale del Pdl.