M5S: “Inutile rinviare il problema, andiamo al dissesto e chiariamo le responsabilità”

“Lungi da noi dire che vogliamo il dissesto, ma di fatto siamo in dissesto”. Per Maria Cristina Saija non ci sono dubbi e la strada da seguire è chiarissima. Ieri il Commissario Croce ha incontrato i sei candidati sindaco per fare il punto della situazione finanziaria di Palazzo Zanca, una riunione da cui è emerso un numero drammatico: 500 milioni di euro di debiti sulle spalle del Comune. Alla fine dell’incontro i candidati hanno scelto di sposare la proposta di Gianfranco Scoglio, chiedendo al Commissario di intercedere con il Ministero degli Interni affinché la sottocommissione sospenda momentaneamente la valutazione del piano decennale di riequilibrio, in attesa che si insedino il nuovo sindaco e la nuova giunta. Richiesta motivata dalla necessità di lasciare ai nuovi amministratori la possibilità di rimodulare il piano e tentare la salvezza. L’unica a dire no è stata la candidata del Movimento 5 Stelle che oggi ha spiegato perché non possono accettare quella che considerano l’ennesima presa in giro per i cittadini. Per Maria Cristina Saija si tratta solo di “un’operazione mediatica degna di una campagna elettorale ormai agli sgoccioli perché, spiega, non è previsto da nessuna parte che un Commissario possa bloccare queste procedure presso il Ministero. E se anche fosse possibile a cosa serve? A rinviare il problema di una ventina di giorni o peggio ancora a trovare soluzioni fantasiose che tra pochi anni ci consegneranno una città con un debito raddoppiato? Andiamo al dissesto e accertiamo le responsabilità di chi ci ha portati in questa condizione”.

La candidata non ha paura delle conseguenze che un dissesto potrebbe portare perché, spiega, già adesso la situazione è così grave da non consentire a chi amministrerà la città alcun tipo di investimento, spesa, progettazione. “Nelle casse non c’è un centesimo, parola del Commissario Croce, e allora come ci si dovrebbe risollevare? Ad oggi non c’è un bilancio consuntivo 2012, siamo certi che né noi, né chiunque altro arriverà a Palazzo Zanca, in 90 giorni non avrà il tempo e il modo di stilare un nuovo piano di rientro né di approvare tutti i bilanci che mancano per evitare il dissesto.

Il Movimento 5 Stelle vuole partire dal fare chiarezza sui conti e sui bilanci e chiarire tutte le responsabilità. “Soprattutto quelle di chi oggi si sta dando da fare per sospendere una procedura ministeriale solo perché ieri era tra chi amministrava”. Il riferimento è naturalmente a Gianfranco Scoglio e Felice Calabrò, i primi a sollecitare il Commissario Croce affinchè venisse convocata immediatamente una riunione per evitare la dichiarazione di dissesto prima del voto. “Chi oggi tenta un disperato e a nostro avviso vano tentativo di procrastinare una situazione che è necessario acclarare, faceva parte di quell’amministrazione comunale che ci ha portato a questo punto di non ritorno e non ci meravigliamo che venga subito avallata da coloro che come forza politica che appoggiava questa amministrazione o come consigliere facente parte del Consiglio Comunale che in questi anni ha taciuto su questa situazione. Ci meravigliamo invece dell’appoggio delle altre due liste “civiche” e su questo rimaniamo davvero perplessi”.

Il Movimento 5 Stelle non risparmia neanche il Consiglio comunale uscente e i dirigenti di Palazzo Zanca per non essersi assunti fino ad oggi alcuna responsabilità politica e amministrativa e a questo punto “l’unica cosa da fare è continuare a lavorare per identificare quale sia la strada giusta da perseguire per iniziare a cambiare direzione e se c’è una richiesta da fare al ministero è quella di allungare la tempistica per il rientro del debito almeno di ulteriori 10 anni per dare la possibilità di una pianificazione del rientro dal debito più rispondente alla realtà”. Accanto alla candidata grillina l’ex assessore al Bilancio della giunta Providenti Luigi Beninati che ha spiegato che in questo momento la preoccupazione più grande dovrebbe essere il fatto di non avere una contabilità ufficiale. “Non si può andare avanti con pannicelli caldi e bilanci non corretti, in questo momento non si sa nemmeno di cosa si sta parlando”.

La stoccata finale che parte dal M5S è invece per il candidato di centro-sinistra Felice Calabrò. “Quando si fanno dichiarazioni sulle battaglie portate avanti in consiglio comunale si dovrebbe avere l’onestà di dire il vero” ha dichiarato Maria Cristina Saija che, per spiegare di cosa stesse parlando, ha tirato fuori un malloppo di documenti. “Questi sono i verbali di alcune sedute in cui si trattavano i nodi finanziari del Comune e in tutti il consigliere comunale Felice Calabrò era assente”. I verbali mostrati si riferiscono alle sedute in cui sono stati trattati il Rendiconto di gestione esercizio finanziario 2011 (17/10/2012), il Conto bilancio esercizio finanziario 2011 (2/08/2011), Approvazione del bilancio di previsione esercizio finanziario 2010, bilancio pluriennale 2010-2012 e relazione previsionale (12/08/2010), Approvazione bilancio previsione esercizio finanziario 2009, pluriennale 2009-2011 e previsionale programmatica (09/07/2009). Dall’elenco delle presenze al momento del voto, dunque non quello delle presenze in aula durante le sedute, Felice Calabrò risulta assente. Un dettaglio che secondo il M5S non può passare inosservato.

(Francesca Stornante)