I Grilli dello Stretto ed il M5S Messina contro la crisi economica

In tempi di crisi economica trovare una soluzione alla tenaglia negativa è quasi impossibile. Aspettare acque migliori sembra quindi l'ipotesi più plausibile ma, nello stesso tempo, è necessario rimanere informati sui movimenti dei grandi esponenti monetari e delle valute maggiori. I Grilli dello Stretto ed il M5S Messina, volendo seguire proprio un simile spirito, hanno coordinato, nel pomeriggio di ieri presso il Palacultura di Messina, l'evento "#FUORIDALL€URO – dall'insostenibilità della moneta unica al microcredito per i cittadini".

L'austerity è stata colonna portante della giornata, occasione in cui sono state analizzate diverse modalità per uscire dalla crisi, come il microcredito o l'accesso al fondo per le piccole e medie imprese. Ospite dell'iniziativa è stato il Professor Nino Galloni, economista di fama internazionale e già dirigente generale del Ministero del Lavoro, il quale ha dichiarato che "non si può porre rimedio all'austerity senza manomettere i trattati internazionali" ed ha auspicato l'introduzione di una moneta fiduciaria "che potrebbe aumentare l'economia reale di 48 miliardi di euro solo tramite l'emissione dell'equivalente di 200 € al mese in questa valuta fiduciaria per 8 mesi all'anno".

E' intervenuto in seguito Alessio Villarosa, Presidente del gruppo M5S presso la Camera dei Deputati, volendo chiarire la differenza tra il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ed il microcredito, "nel primo possono operare soltanto banche e finanziarie, mentre nelle seconde tutte le figure previste nell'art. 111 del TUB"; Villarosa ha raccontato anche la lotta del Movimento, citando il campeggio notturno fuori dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ha preso poi la parola Valentina Zafarana, Deputata ARS e capogruppo del M5S, la quale ha riportato i dati del microcredito regionale, riassumibile in 4750 richieste e 1340 questionari compilati, "Le somme restituite dai parlamentari regionali del M5S attuamente ammontano a 1.200.000 €. Riceviamo mensilmente contributi da parte di un signore di Torino che dona le sue 80€ di Renzi al nostro fondo. In questo primo anno il fondo ha dato vita a 23 imprese tra cui 10 start-up di giovani tra i 25 ed i 35 anni".

Laura Castelli, deputata del M5S alla camera dei deputati, ha riportato le cifre della crisi che ha colpito l'Eurozona nell'ultimo decennio, "abbiamo perso il 20% della competitività sul prezzo delle merci e la produzione industriale è diminuita del 25% dal 1997 mentre in Germania è aumentata della stessa percentuale". La Castelli ha ricordato la Finanziaria Buona del MoVimento, che seguendo l'esempio della Francia ha proposto di aumentare al 4.4% il vincolo del rapporto deficit/Pil, attualmente posto al 3% per andare incontro ai bisogni della gente, inserendo misure come l'introduzione del reddito di cittadinanza, l'abolizione della legge fornero e la messa in sicurezza del territorio, "tutte cose che richiedono investimenti", ha sottolineato la deputata, "non possibili rispettando il vincolo del 3%, ma che possono avere una ricaduta sia occupazionale che economica, in quanto rimetterebbe in circolo l'economia".

Giulia Grillo, Deputata del M5S presso la Camera, ha marcato la situazione economica del servizio sanitario nazionale, evidenziando le pecche che negli ultimi anni hanno sottolineato la crisi dell'apparato "il nostro era, e per certi versi continua ad essere, un Servizio Sanitario Nazionale che funziona, al quale però soprattutto a partire dal Governo Monti, stanno continuando a sottrarre risorse vitali. La coesistenza poi con il servizio privato è ad oggi, di fronte a conflitti d'interesse notevoli, insostenibile: il soggetto privato che eroga il servizio sanitario ha tutto l'interesse affinchè il servizio sanitario pubblico non funzioni, e se il pubblico non viene tutelato da chi governa il Paese è molto difficile uscire da questo paradosso. La scelta di avere un servizio sanitario pubblico, che funzioni, è una scelta Politica".

Claudio Panebianco