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Furci. La minoranza si “scioglie”, torna in Consiglio l’ex assessore Ucchino

FURCI SICULO – Tre dei quattro consiglieri di minoranza si sono dimessi. Francesco Rigano, candidato a sindaco dello schieramento alle amministrative di un anno e mezzo addietro, Sarah Vita e Chiaro Cocuccio hanno lasciato lo scranno consiliare, con una lettera indirizzata al Consiglio e per conoscenza al sindaco, Matteo Francilia e al segretario comunale.

Motivazioni personali “non riuscendo – scrive Francesco Rigano e con lui Cocuccio e Vita – a dedicare al ruolo il tempo e la dedizione che richiederebbe”.

I tre dicono di credere “fermamente nel valore e nell’importanza del ruolo di consigliere di opposizione, avendo grande rispetto verso i cittadini” che li hanno votati.

Nella missiva si parla inoltre di “staffetta programmata”, per dare “spazio ai candidati non eletti”.

Al posto dei dimissionari entreranno in Consiglio Agatino Pistone, Rosaria Ucchino (il primo consigliere e la seconda assessore con il sindaco Sebastiano Foti nella precedente consiliatura) e Paolo Mascena. Affiancheranno Sandro Triolo, l’unico dei quattro esponenti dell’opposizione ad essere rimasto al proprio posto.

Di certo il gesto dei tre va oltre le motivazioni ufficiali contenute nella lettera. Va evidenziato che sino a questo momento il sindaco Matteo Francilia di opposizione non ne ha avuta al di là di qualche interrogazione e di una sporadica attività del gruppo di minoranza.

L’ormai ex consigliere Rigano e il resto della squadra “Disegniamo il futuro” in campagna elettorale diedero battaglia a Francilia, sin dal primo giorno, con attacchi al vetriolo che caratterizzarono i comizi in piazza. La vittoria dell’attuale primo cittadino fu netta. Ci si aspettava di sicuro un Consiglio più vivace, una opposizione pungente. Ma così non è stato.

L’avvocato Rigano era stato vicesindaco con il primo cittadino Parisi, assessore ed anche consigliere di minoranza. Conosce bene la macchina amministrativa ed il ruolo dell’opposizione.

Inizia indubbiamente un nuovo corso. Difficile stabilirne le caratteristiche. Di certo le dimissioni di Rigano, Cocuccio e Vita sanciscono la fine di una fase politica.