Expo, delusione e speranza tra i 31 Comuni della Città metropolitana: “Mini vetrina di 7 giorni”

Delusione e speranza si intrecciano tra i 31 Comuni dell’area metropolitana di Messina che voleranno all’Expo 2015. La delusione è legata alla riduzione della partecipazione, ad appena una settimana, dal 21 al 27 settembre. La speranza è che la vetrina internazionale possa rappresentare l’inizio di un percorso condiviso tra i Comuni della Cittù metropolitana. Tutto ridotto ad una settimana, quindi: un po’ poco rispetto ad un più ampio periodo paventato in precedenza. “Ma resta comunque – chiosa l’assessore allo Sviluppo economico di Messina, Tonino Perna – un’occasione importante da non farsi sfuggire. Anzi potrebbe essere questo il punto di partenza di un progetto da proporre nel corso dei grandi eventi turistici internazionali”.

Gli fa eco il sindaco di Furci, Sebastiano Foti, che ha fatto gli onori di casa nel corso della riunione che ha avuto luogo nell’aula consiliare della cittadina jonica, tra gli amministratori dei centri che stanno lavorando in sinergia in vista dell’appuntamento milanese. Tra gli intervenuti anche il commissario alla Provincia, Filippo Romano. Ed il presidente del Gal Perloritani, l’ec consigliere provinciale Giuseppe Lombardo che con il suo Gruppo di azione locale sarà presente all’Expo l’ultima settimana di agosto. Lombardo ha proposto una interazione con la Città metropolitana “ospitandosi” a vicenda in modo da raddoppiare la presenza alla manifestazione internazionale e da promuovere il territorio messinese sfruttando al meglio gli spazi temporali. Insomma, la visibilità sarà raddoppiata.

I 31 Comuni della Città Metropolitana che hanno deciso di aderire all’iniziativa Expo, verseranno una quota in base al numero di abitanti. Altri fondi giungeranno da Provincia (rappresentata all’incontro di Furci dal commissario Filippo Romano) e Camera di Commercio. In tutto si arriverà a circa 30mila euro. Per lunedì è stato fissato un tavolo tecnico nella sala Giunta del Comune di Messina al fine di concretizzare il programma della settimana milanese.

Carmelo Caspanello