Atm, in liberta’ due della Banda del gasolio

E’ stato scarcerato Placido Fumia, il dipendente ATM arrestato lo scorso 25 ottobre nell’ambito dell’inchiesta della Digos sui furti di carburante ai danni della Municipalizzata. Il GIP Monica Marino ha accolto la richiesta dei difensori, gli avvocati Nino Centorrino e Gianfranco Briguglio, ed ha revocato gli arresti disposti per il cinquantaseienne, essendosi attenuate le esigenze cautelari. Dopo il blitz, infatti, l’Atm ha sospeso dal servizio l’impiegato al servizio di guardia. Il giudice ha poi revocato gli obblighi disposti nei confronti di un altro indagato, il quarantanovenne Antonio Pandolfino, anche lui difeso dall’avvocato Centorrino.

Se con il passare dei giorni le esigenze cautelari si attenuano e le misure diventano sempre meno rigorose, il quadro delle accuse, per le 11 persone coinvolte, non sembra scalfito. Il Tribunale del Riesame, che aveva rigettato in todo le richieste di scarcerazione, ad eccezione che per il dipendente Rosario Allegra, che non ha più alcun gravame cautelare, ha depositato ieri le motivazioni del no. Il Collegio della Libertà ha sostanzialmente ribadito che la Banda del Gasolio era appunto una banda, confermando che l’accusa di associazione a delinquere, mossa dalla Procura di Messina, è fondata.

Per il momento, quindi, l’impianto d’indagine del pm Alessia Giorgianni resta in piedi. E va avanti. Oltre 250 mila euro il danno quantificato per l’Azienda Trasporti di via La Farina, dove con il favore degli altri dipendenti, Fumia faceva entrare i suoi complici che prelevavano il gasolio destinato ai bus, poi rivenduto a Santa Lucia sopra Contesse.