Il IV quartiere interviene sulla Fiera: “Edizione in tono minore ma problemi di sempre”

Prima settimana di Fiera. Il futuro è ancora un’incognita, ma intanto si vive il presente. Un consuntivo arriva dalla IV circoscrizione, che analizza organizzazione e problemi: “Il 2012 poteva essere tristemente (o felicemente?) ricordato come l’anno della mancata organizzazione della tradizionale Fiera Internazionale Campionaria di Messina a causa delle note vicende legate, in particolare, alla situazione finanziaria dell’Ente Fiera e della proroga, arrivata solo poche settimane fa, del mandato del Commissario straordinario. In pochi giorni, invece, si è riusciti ad organizzare “l’evento”, giunto adesso alla sua 73esima edizione, certamente ridimensionato, ma che sostanzialmente in nulla si discosta, se non per il numero ridotto di espositori, dalle trascorse edizioni”.

Negli anni passati il Consiglio aveva già constatato come la Fiera Internazionale campionaria di Messina, avesse poco o nulla di “internazionale” e nessun elemento di innovazione rispetto ai mercatini rionali che ogni settimana vengono ospitati in città, in spazi destinati.

“Il Consiglio ha denunciato con solerzia e tempestività gli altrettanti consueti fenomeni di inciviltà e illegalità che ad ogni edizione si ripresentano ed ai quali nessuno sembra voler mettere un freno: vie limitrofe allo spazio fieristico che diventano vere e proprie baraccopoli (si veda Via S. Maria dell’Arco e Via Boner); parcheggiatori abusivi; auto in sosta selvaggia, con buona pace dei portatori di handicap e dei residenti; la passeggiata a mare che, nonostante la presenza dei vigili urbani, diventa un parcheggio per motorini.
In ultimo, il Consiglio ha proposto, per ovvie ragioni di sicurezza per altro certificate dai dirigenti comunali, lo spostamento della contestuale “Fiera campionaria” che si svolge a cavallo di ferragosto sul viale Giostra, il “famoso” mercato di Ferragosto: anche in tale occasione, oltre al principale problema della occupazione di uno spazio fondamentale in caso di calamità naturali, si assiste a situazioni di estremo degrado ed inciviltà.
Sarebbe indispensabile porsi l’interrogativo se sia davvero ancora necessario e utile, organizzare una “Fiera Internazionale Campionaria”, che invece altro non è se non la riproposizione, oggi anche con le stesse dimensioni, dei mercatini rionali di Giostra e dello ZIR nello spazio della cittadella fieristica. La risposta, per questo Consiglio, non può che essere negativa”.

Nonostante l’edizione ridotta, quindi, i problemi sono quelli di sempre: “Sacrificare, oggi, un’area come quella fierisitica, a logiche di mero clientelismo non è più accettabile, ma è necessario un rilancio che punti, da un lato, alla riqualificazione del patrimonio immobiliare dal pregio storico artistico (cosa che per altro è nelle intenzioni dell’Autorità Portuale) abbattendo i padiglioni ormai fatiscenti, e, dall’altro, puntare, affidando a chi ha davvero esperienza manageriale nel settore, alla organizzazione di annuali appuntamenti dal grande richiamo nazionale e internazionale: ad esempio, manifestazioni che guardano al progresso tecnologico nel campo dell’impresa e della ricerca, in collaborazione anche con le Università di Messina e di Reggio Calabria, al design, all’arte, insomma a tutto ciò che non sia solo soltanto una, vista e rivista, esposizione di prodotti tipici o manifatturieri che, certamente, possono e devono trovare altri luoghi e momenti”.

La IV circoscrizione parla dello sfruttamento degli spazi della cittadella nella restante parte dell’anno: “Gli spazi della cittadella fieristica possono e devono essere messi a disposizione di chi, tutto l’anno, intende promuovere la cultura e momenti associativi, affidando ad esempio la gestione degli immobili ad associazioni culturali o giovanili che stentano a trovare spazi idonei ed adeguati alle loro esigenze. A tal fine, e’ intendimento di questo Consiglio incontrare i rappresentanti istituzionali di Autorità Portuale ed Ente Fiera ed avviare un percorso condiviso, con lo scopo di restituire uno spazio troppo importante per Messina ai suoi cittadini”.