Birra Triscele: per i lavoratori è cassa integrazione per crisi

Novità importante in merito alla vertenza riguardante la Birra Triscele: dopo un incontro tra le parti (dipendenti, sindacati, proprietà) all’ufficio provinciale del lavoro, sono infatti state avviate le procedure per la cassa integrazione per crisi. La nuova svolta si è concretizzata nel corso dell’incontro convocato per valutare la possibilità di attivazione della Cassa integrazione straordinaria.

Nel corso della riunione presieduta dal direttore dell’UPL, Francesco De Francesco, l’amministratore unico
della Triscele Francesco Faranda, accompagnato dai suoi consulenti, ha fatto presente che nonostante l’azienda abbia già attivato contratti di solidarietà, si vede costretta a sospendere l’attività produttiva anche
a causa della crisi di mercato. Le parti hanno quindi deciso di avviare le procedure di accesso alla Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale a decorrere dal 1° Giugno che consentirà l’accesso ad un sostegno al reddito per 12 mesi ai 43 lavoratori.

Soddisfazione è stata espressa da parte delle organizzazioni sindacali rappresentate da Giovanni Mastroeni, segretario generale della Flai Cgil Messina, da Vincenzo Pulizzi della Cisl e Antonio Valastro della Uil per l’avvio di questa misura di sostegno al reddito dei lavoratori. Permane però un grande punto interrogativo sul futuro dell’azienda. Nel corso dell’anno in cui il reddito ai lavoratori verrà garantito, l’azienda, che ha più volte ribadito la volontà di riprendere l’attività produttiva, non ha escluso “un’eventuale” delocalizzazione dello stabilimento. Ma sulla stessa non vi sono certezze. Gli amanti della buona birra locale sperano, ma l’eventuale anno di stop non favorirà commercialmente quei marchi, come Birra del Sole e Patruni e Sutta, che stavano pian piano affermandosi sul mercato. (ER)