Padre Siani: “Davamo fastidio a qualcuno, ma non ci fermeranno”. Venerdì la fiaccolata

“Noi non abbiamo paura, è stato un gesto vile, certo, ma continueremo nell’opera che stiamo portando avanti. ”. Padre Siani ha uno sguardo fiero, velato da amarezza. Ha commentato così, con la voce un po’ incrinata, quel che è accaduto stanotte nell’oratorio della chiesetta di Galati Marina.
“Qualcuno sarà stato infastidito da quello che stiamo facendo. Abbiamo più di 220 giovani e bambini che frequentano l’oratorio, per loro è un punto di riferimento. Abbiamo dato loro un nuovo modo di vivere, un’altra scelta rispetto alla vita di strada”, ha continuato ancora quel sacerdote che ormai è a capo della comunità di Galati da diversi mesi.
L’oratorio, quello spazio libero e aperto, era stato inaugurato da pochissimo. I giochi per bambini erano ancora tutti nuovi. Adesso rimane pochissimo, neanche il tendone rosso è stato risparmiato. Le altalene sono bruciate. Eppure Padre Siani non ha paura perché “questo non può fermarci, abbiamo il dovere di andare avanti, per loro soprattutto”.
Tante le parole di solidarietà che giungono adesso dal mondo civile e dal mondo politico. “L’intimidazione non fermerà l’opera di recupero e di aggregazione giovanile svolta da Padre Siani – scrivono il presidente della I Circoscrizione Vincenzo Messina e tutto il consiglio -questa istituzione rimarrà al suo fianco impavida a sostegno della sua incommensurabile azione sociale”.
Per venerdì sera è stata organizzata una fiaccolata che partirà alle 21 proprio dalla Chiesetta di Galati Marina.