Arriva l’autunno e torna la richiesta del doppio senso in via Lago Grande

Si sono riuniti in sei per proporre un’interrogazione, segno che il problema è sentito e condiviso. Sono i consiglieri comunali del gruppo dei Democratici Riformisti, Abbate, Amata, Carreri, Interdonato, La Paglia e Sorrenti, e l’argomento è l’ormai famigerato senso unico disposto in via Lago Grande a Ganzirri.

Per diversi anni, il senso unico è stato istituito nel periodo estivo, da giugno a settembre, e il provvedimento aveva una sua logica. Traffico molto più intenso, aumentano turisti e residenti. D’inverno, però, nulla giustifica il suo mantenimento.

Ed infatti, da ottobre in poi, si tornava al doppio senso, con buona pace di tutti. A partire dallo scorso anno, però, il senso unico è diventato perenne, costringendo i residenti di tutto l’anno a un lungo giro dalla via Consolare Pompea, denominata in quel tratto anche via Ortopedico.

L’unica alternativa è la strettissima strada interna, giustamente percorribile in senso opposto rispetto alla via Lago Grande. Non del tutto, però, perché incredibilmente una ventina di metri sono in divieto d’accesso (da tutti ignorato) e renderebbero impossibile l’intera sua percorrenza in direzione sud.

D’inverno, si diceva, il senso unico di via Lago Grande ha poco senso per lo scarso traffico e la minore esigenza di parcheggi. Le proteste dello scorso anno non sono servite a nulla, quest’anno si ritenta.

Diverse sono state le interpellanze che la sesta circoscrizione ha avanzato alle amministrazioni che si sono succedute e l’ultima, in termini temporali, è del 12 agosto.

I sei consiglieri chiedono al sindaco Accorinti di rispettare quella che è una volontà popolare espressa attraverso gli atti del consiglio della sesta circoscrizione: “Non sono i vezzi o le ambizioni dei singoli consiglieri ma una grossa fetta della nostra popolazione a reclamare le modifiche viarie al fine di ridurre i notevoli disagi che nel periodo invernale si traducono in inutili perdite di tempo. Se ancora ha un senso parlare di decentramento amministrativo bisogna dare seguito alle parole per non continuare a riempire pagine e pagine di verbali lasciando inalterate le condizioni di lavoro dei consigli circoscrizionali.”