Formazione, nuove norme. Conto corrente per il personale e divieto di sublocazione

Via libera alle nuove norme per l’accreditamento degli Enti di formazione. L’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia di oggi ha infatti pubblicato le nuove disposizioni varate dall’assessore Nelli Scilabra a conclusione di nove mesi di bufere che hanno travolto l’intero settore. Il regolamento fa seguito ad una serie di incontri che l’assessore ha avuto con i sindacati per trovare una soluzione che tenga conto anche del personale degli Enti, da mesi senza stipendi.

Una delle condizioni indispensabili per l’accreditamento è il Patto d’integrità che è la sottoscrizione di un documento che attesta alcuni requisiti richiesti, tra i quali anche il certificato antimafia e l’inesistenza di posizioni di incompatibilità.

Previsto poi il divieto di effettuare sublocazioni, regola inserita anche alla luce di alcuni degli aspetti delle diverse inchieste siciliane che hanno chiarito come la precedente normativa lasciasse troppi spazi vuoti in materia. Quanto agli affitti, ad esempio, il caso Aram è esemplare del sistema adottato (in tutte le sedi della Sicilia dell’Ente), mentre nell’inchiesta Ancol alcuni capitoli riguardavano proprio la sublocazione degli immobili che però venivano contestualmente pagati anche dalla Regione a canone pieno. Le nuove norme prevedono infine una clausola per il personale. Con la novità introdotta sarà obbligatorio un conto corrente per i costi del personale. La Regione erogherà quindi le somme destinate ai lavoratori direttamente ed esclusivamente in quel conto, per evitare che si disperdano in altre voci e lasciare meno discrezionalità agli amministratori. Finora infatti i finanziamenti venivano erogati direttamente all’Ente che poi li utilizzava per i costi di gestione. Spesso però, e il caso Ial (20 milioni di euro erogati e dipendenti senza stipendi da un anno) è solo un esempio, chi restava senza soldi erano proprio i lavoratori. Proprio in questi giorni sia i dipendenti Ancol, che Aram hanno protestato e chiesto un incontro alla Regione per chiarire il loro destino. Anche in questo caso avanzano stipendi da oltre un anno. Uno dei dipendenti Aram, l’ex consigliere comunale Tanino Caliò, ha anche avanzato una proposta per risolvere la vicenda, attraverso il riutilizzo del personale negli Enti che non hanno avuto revocato l’accreditamento. A proposito delle revoche degli accreditamenti è bene ricordare che nei mesi scorsi l’assessore Scilabra ha revocato una serie di finanziamenti per numerosi Enti siciliani non in regola, alcuni dei quali finiti anche al centro del contenzioso per la vicenda “integrazioni dei contributi”, somme che, dopo lo stop della Corte dei Conti, la Regione ha richiesto indietro. La scorsa settimana l’Ancol ha presentato ricorso al Tar, contro la Regione e l’Ancol nazionale, per la revoca del PO FSE 2007-2013, finanziamenti destinati alle attività formative dell’Ente.

Gli interessati alle nuove norme potranno consultare il regolamento nel sito della Regione. Le disposizioni entreranno in vigore tra 60 giorni ma gli Enti avranno sei mesi di tempo per presentare le istanze.

Rosaria Brancato

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