“Du is megl’ che uan”: rimosso l’albero di Natale del Comune a Piazza Cairoli

Alla fine la gara non c’è stata. Tra i due “Gemelli diversi”, gli alberi di Natale allocati a piazza Cairoli uno accanto all’altro (vedi articolo allegato) si è compreso sin da subito che non c’era proprio partita… e che solo un clima di mancanza di comunicazione e di confusione può aver fatto sì che Messina rischiasse di finire nel guinness dei primati e che questo del 2014 passasse alla storia come il Natale più pazzo del mondo. Così, esattamente come avvenuto per la statuetta di Accorinti, dapprima comparsa nel presepe di Palazzo Zanca e poi dopo le polemiche misteriosamente scomparsa, anche l’albero del Comune, noto ai più come “la Cosa” o “l’Ombrello”, alle prime luci del mattino è stato rimosso. Resta il fratello siamese, quello pasciuto, allestito nell’ambito delle iniziative della Confcommercio a pochi metri dal primo e che aveva suscitato non poche perplessità. L’albero della Confcommercio infatti, illuminato a festa con tanto d’inaugurazione e madrina d’eccezione come miss Italia 2013 Giulia Arena, messo accanto a quello del Comune aveva creato una sorta di fotografia surreale, un po’ come il ricco e il povero. La gara del “du is megl’ che uan” non si è fatta perché, correttamente e con molto buon senso (quello che avrebbe dovuto esserci nei giorni scorsi) la “Cosa” è stata rimossa, probabilmente per essere destinata ad addobbare un’altra zona.
Resta il giallo su come sia potuto accadere che gli uffici comunali non si siano resi conto d’aver autorizzato l’allestimento di due alberi di Natale a pochi metri l’uno dall’altro, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. A meno che non si sia trattato di un allestimento natalizio “ad insaputa dell’amministrazione”.
Rosaria Brancato