Addii, new entry, scandali e cambi di casacca: ecco l’aula che accoglierà il previsionale 2015

Addii, new entry, dimissioni, polemiche, operazioni giudiziarie, arresti, cambi di casacca. In pochi mesi il consiglio comunale è stato travolto da vicende e bufere di ogni tipo. L’istituzione che forse più di ogni altra dovrebbe rappresentare i cittadini, perché figlia dell’espressione diretta di un voto, oggi più che mai sembra essere lontana e scollata dalla vita fuori dal Palazzo. Un consiglio delegittimato dagli scandali che lo hanno coinvolto, completamente rivoluzionato negli schieramenti partitici, un consiglio che nel giro di una settimana ha perso tre consiglieri e che ora si prepara ad accoglierne i sostituti e che sarà costretto a salutare anche il presidente dimissionario dei Revisori dei Conti, Dario Zaccone. Un consiglio che da oggi si dovrà tuffare nel bilancio di previsione 2015, esitato con parere favorevole dai Revisori dei Conti e adesso pronto a varcare la soglia dell’aula (vedi articolo a parte).

Il ritorno sugli scranni è previsto per domani alle 18.30. E oltre al bilancio, che già di per se rappresenta quasi un fatto “epocale” visto l’immenso ritardo con cui è stato prodotto dalla giunta, ci sarà la prima uscita ufficiale per i tre nuovi consiglieri che si apprestano ad entrare nel civico consesso eletto nel 2013. Ci sarà Gaetano Gennaro, un volto noto in aula perché con due consiliature alle spalle. Gennaro, secondo dei non eletti nella lista Pd, subentra a Paolo David, arrestato durante l’operazione Matassa e dunque in questo momento oggetto di misura cautelare che ne ha comportato la sospensione. Il secondo era Giovanni Cocivera, arrestato anche lui appena un giorno prima di David nell’ambito dell’inchiesta sugli aborti clandestini. Gennaro è pronto a rivestire i panni da consigliere comunale e ha già ufficialmente annunciato che siederà tra i banchi del Pd, esattamente lì dov’era stato eletto. Si rinforza dunque il gruppo capitanato da Antonella Russo e attualmente composto da Claudio Cardile e Pietro Iannello. Perde invece un uomo la compagine di Forza Italia, dove David era transitato da pochi giorni. Gli azzurri, guidati da Pippo Trischitta, restano comunque la forza politica oggi più numerosa dell’aula. In Consiglio, infatti, sono ben 13, tra cui figurano ben sette genovesiani storici (con David erano 8) eletti nel Pd e protagonisti dell’ormai famoso salto della quaglia: Emilia Barrile, Benedetto Vaccarino, Donatella Sindoni, Francesco Pagano, Simona Contestabile, Peppuccio Santalco, Carlo Cantali. Insieme a loro anche anche Carmelina David, che dall’Udc è passata a Grande Sud dopo un breve passaggio nel Gruppo Misto, e Nora Scuderi, che eletta nella lista Il Megafono siede adesso accanto a Santalco e Cantali nel gruppo "Felice per Messina". Questa corazzata, al netto delle assenze, sarà sicuramente la forza maggiore su cui l’amministrazione Accorinti potrà contare per l’approvazione del bilancio, così come del resto è accaduto già altre occasioni importanti, basti pensare al consuntivo 2014 approvato lo scorso 30 dicembre.

Tra le new entry in aula ci saranno anche i due nuovi accorintiani. Dall’addio di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo potrebbe guadagnarci proprio l’amministrazione che si ritroverà a poter contare di nuovo su 4 consiglieri. I due più fervidi oppositori della giunta Accorinti lasciano il loro posto regalando proprio al sindaco la possibilità di rimpolpare la sua compagine. Pronti a entrare Maurizio Rella e uno tra Cecilia Caccamo, anche se i rumors dicono che dovrebbe rinunciare per ragioni di opportunità in quanto compagna del sindaco Accorinti, ed Enrico Di Giacomo.

In casa Udc al momento tutto fermo, dopo l’uscita di Carmelina David. Il gruppo capitanato in aula da Mario Rizzo e composto da Franco Mondello, Mariella Perrone, Libero Gioveni e Giovanni Consolo, in questi mesi ha fatto pesare soprattutto la sua assenza nelle occasioni importanti, in una sorta di prove di forza che spesso hanno consegnato votazioni al limiti e sul filo del rasoio. Da qualche settimana l’Udc cammina a braccetto con il NuovoCentrodestra di Daniela Faranda e Nicola Crisafi, prove tecniche di quell’Area popolare che formalmente non è ancora stata costituita ma che di fatto lavora già in un’unica direzione.

Anche i Dr hanno perso pezzi per strada: il gruppo che fuori da Palazzo Zanca fa capo al deputato Beppe Picciolo ha salutato la sua capogruppo Elvira Amata, approdata pochi giorni fa a Fratelli d’Italia, dunque nell’asse di Forza Italia. Ancora prima era fuoriuscito il consigliere Carlo Abbate, in disaccordo con il partito sulla scelta di sfiduciare l’amministrazione. Nel gruppo, oggi capitanato da Nino Carreri, sono rimasti Nino Interdonato, Santi Sorrenti e Rita La Paglia.

Ha perso pezzi, infine, anche il gruppo Misto, dove via via sono approdati tutti i consiglieri che, per svariati motivi, hanno lasciato la loro casa originaria e che adesso si trovano senza il duo Sturniolo-Lo Presti. Sono rimasti Pippo De Leo (ex Megafono); Daniele Zuccarello (ex Pd ed ex Grande Sud) Carlo Abbate (ex Dr).

Giocano invece in solitaria Angelo Burrascano nel Megafono e Pio Amadeo in Sicilia Democratica.

E’ questa la nuova geografia di un consiglio che si presenta all’appuntamento con il bilancio con le ossa rotte. Sarà un esordio col botto per le new entry, sarà una nuova occasione per testare equilibri e alleanze per gli altri. Trattandosi però di un bilancio di previsione che arriva a metà dell’anno successivo a cui si riferisce ci sarà ben poco da discutere. Nel nome, sempre, del famoso senso di responsabilità che è leit motiv di ogni seduta importante.

Francesca Stornante