Terminal Tremestieri potrebbe non partecipare al nuovo bando. 37 lavoratori a rischio

Al momento sono in cassa d’integrazione, in attesa della riapertura del porto di Tremestieri. Ma il loro posto di lavoro è a rischio, visto che la società Terminal Tremestieri potrebbe non partecipare al bando per la gestione del porto, che l’Autorità Portuale si appresta ad emanare. La prima volta, infatti, lo scorso 31 luglio, la gara era andata deserta. Da allora fino al 5 novembre, giorno di chiusura del porto per insabbiamento, la gestione è proseguita in regime di proroga alla stessa società.

I 37 lavoratori hanno già incontrato i vertici dell’Autorità Portuale, ottenendo il supporto ma non piene rassicurazioni. Ecco allora l’appello al sindaco Accorinti, al quale i sindacati chiedono di farsi promotore dell’inserimento nel bando di una clausola di salvaguardia sociale piena, con la quale impegnare chiunque diverrà concessionario della struttura portuale ad assumere per intero i 37 lavoratori attualmente in cassa integrazione e che da anni svolgono un servizio per il quale hanno maturato una specifica competenza.

Se n’è discusso nel corso di un incontro col sindaco, al quale ha partecipato una rappresentanza di lavoratori coordinati dal segretario regionale Fast Confsal, Nino Di Mento, e dal rappresentante Ugl, Guglielmo Pellegrino. Presente anche il movimento “Vento dello Stretto”, con Ferdinando Croce, Andrea Salvo, Ciccio Rizzo e Piero Adamo.

Al sindaco, anche la richiesta che sia il Comune o una sua società partecipata a gestire il porto, idea che andrà approfondita. Per ciò che concerne la clausola di salvaguardia, invece, Accorinti si è impegnato a chiederla subito all’Autorità Portuale.