Il bilancio del Comune non c’è neanche nell’Uovo di Pasqua

Il bilancio previsionale 2017 non è ancora uscito dal cilindro della giunta Accorinti. E non uscirà neanche dall’Uovo di Pasqua. Da palazzo Zanca tutto tace e nonostante dal 1.Aprile l’ente sia in gestione provvisoria, l’amministrazione comunale fa finta di nulla, come se l’assenza dello strumento finanziario non fosse un problema che rischia di aggravare la già precaria situazione finanziaria del Comune.

Far quadrare i conti si sta rivelando probabilmente più complicato del previsto per l’assessore Vincenzo Cuzzola che deve necessariamente dare copertura al buco emerso dal monitoraggio del piano di riequilibrio, somma che ammonta a circa 9 milioni di euro.

Qualche giorno fa l’assessore reggino aveva assicurato che il documento contabile avrebbe finalmente visto la luce entro metà aprile, ma sino ad oggi le sue parole non si sono trasformate in fatti, circostanza questa che espone l’esponente della giunta Accorinti alle critiche di Capitale Messina.

«Siamo arrivati alla vigilia di Pasqua e del Bilancio Previsionale non v'è traccia. Ed a meno che non si approvi il giorno di Pasqua tra agnelli e colombe, o non vi sia una riunione straordinaria di Giunta, a Pasquetta, sui colli San Rizzo in mezzo ai fumi delle grigliate di salsicce, dobbiamo arrivare alla conclusione – si legge nel documento firmato da Gianfranco Salmeriche l'Assessore Cuzzola, allo stato attuale, non ha mantenuto ciò che ha promesso».

L’associazione politica evidenza come «assenza dell'approvazione del bilancio di previsione con la gestione provvisoria, l'attività del Comune persisterà in uno stato di paralisi amministrativa, e Messina continuerà a sopravvivere come un malato in rianimazione al quale sono garantite solo le funzioni fisiologiche primarie».

«Purtroppo, Sindaco Accorinti – scrive Salmeri – questa disgraziata città ha bisogno di certezze, e non ne può più di promesse o di dichiarazioni avventate».

Capitale Messina non risparmia l’ultimo affondo, colpendo non solo Cuzzola ma l’intera giunta Accorinti: «non è altro che l'ulteriore delusione dell'ennesimo "uomo dei miracoli" col trolley che proviene d'oltre stretto. (A proposito: a costo di passare per campanilisti, in città non si riescono proprio a trovare figure all'altezza del ruolo?). Ma, in realtà, Accorinti nel presentare il nuovo acquisto era stato chiaro: "è in linea con la nostra Amministrazione". L'Amministrazione dei "selfie", evidentemente».

Salmeri conclude dunque il documento parafrasando Brecht: "Fortunato quel paese che non ha bisogno di assessori".

DLT