Ato3 e Messinambiente all’Amam, il tempo stringe. Ialacqua e sindacati a confronto

Il tempo scorre e il 30 giugno si avvicina. Sulla carta entro quella data Messinambiente e Ato3 dovrebbero cessare le proprie funzioni e consegnare nelle mani dell’Amam il servizio diigiene ambientale della città. Rispettare quel termine che l’amministrazione Accorinti si era data nella delibera di rimodulazione delle partecipate dello scorso 31 marzo, anche in funzione delle scadenze delle proroghe che fino ad ora hanno mantenuto attive Messinambiente e Ato3, non sarà facile perché i passaggi tecnici da compiere sono ancora tanti. Diversi atti dovranno transitare dal voto del Consiglio comunale, come la modifica dello Statuto dell’Amam e l’approvazione dei Contratti di servizio, quello Amam giace nei cassetti in attesa di essere trattato ormai da qualche mese, e visti i tempi burocratici di Palazzo Zanca è difficile credere che dal 1 luglio tutti i dipendenti di Messinambiente e Ato3 saranno in servizio all’Amam.

La questione è stata al centro di un incontro che si è svolto oggi tra tutte le organizzazioni sindacali e l’assessore Daniele Ialacqua, incontro che è servito per fare il punto della situazione e mettere in chiaro il percorso che l’amministrazione intende seguire. Sul fronte rifiuti la strada è quella della società in house, così come previsto nel Piano Aro che il mese scorso la Regione ha finalmente approvato e sarà la nuova Amam ad assumere questa veste attraverso la riorganizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti.

La Fp Cgil racconta che dall’assessore sono arrivate anche garanzie e rassicurazioni sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’operazione e già lunedì dovrebbero uscire fuori i primi numeri di questa nuova gestione dei rifiuti con il passaggio di quasi 600 lavoratori alla società che ad oggi gestisce solo il servizio idrico. Dunque garanzia anche di tutti i livelli occupazionali, ma la preoccupazione è per ciò che potrebbe accadere dal prossimo 30 giugno se non si dovesse arrivare pronti a questa data. C’è infatti la possibilità che la Regione non conceda un’ulteriore proroga agli Ato o che non si possa emanare l’ennesima ordinanza per Messinambiente, ma per ogni evenienza l’assessore Ialacqua ha spiegato che l’amministrazione sta provvedendo a predisporre delle soluzioni alternative a garanzia della continuità dei servizi e dei livelli occupazionali anche dopo il 30 giugno 2015.

Come riferisce il sndacato di Clara Crocè, secondo l'Assessore Ialacqua, infatti, è necessario che il Ministero autorizzi una proroga considerato che l'Assessorato regionale ha approvato il piano Aro, pertanto dovranno essere assicurati i tempi tecnici necessari per la costituzione del servizio.

“E’ urgente definire in tempo tutte le procedure– hanno dichiarato Carmelo Pino, segretario del settore, e Clara Crocè, segretaria generale della Fp Cgil- per la costituzione della nuova società per mettere in sicurezza il servizio ai cittadini e i lavoratori”.

F.St.