Nessuna certezza dal Comune di Taormina, Messinambiente licenzia 38 lavoratori

Fronte rifiuti, a Taormina la situazione rischia di diventare esplosiva. Il Comune tace sul prossimo futuro della gestione, Messinambiente annuncia ben 38 licenziamenti. Rischia di trasformarsi in un dramma sociale il black out politico e amministrativo che ormai da qualche mese ha incrinato i rapporti la società messinese che si occupa di rifiuti e il Comune della perla dello Jonio. Sono state già recapitate le lettere a tutti i lavoratori che operano nel cantiere di Taormina, il commissario liquidatore Giovanni Calabrò ha informato anche la Direzione Territoriale del Lavoro e i sindacati. Una decisione sofferta ma a quanto pare obbligata perché l’amministrazione comunale taorminese sembra non avere le idee chiare su come continuare la gestione del servizio rifiuti. L’ordinanza con cui era stato rinnovato l’affidamento a Messinambiente scade il 31 marzo e ad oggi Calabrò spiega che la società di via Dogali non ha ricevuto alcuna notizia su quali siano le intenzione del Comune. “Messinambiente non ha ricevuto alcuna comunicazione riguardo un’eventuale proroga del servizio o possibile affidamento ad altra società con le norme di salvaguardia del personale dipendente. Da parte nostra abbiamo dato massima disponibilità a rimanere fino a quando non verrà individuato il nuovo gestore, ma si devono mettere in chiaro tutti i passaggi” dice Calabrò che intanto, in mancanza di qualunque tipo di certezza, ha proceduto ad avviare le procedure di licenziamento dei 38 dipendenti di Messinambiente del cantiere di Taormina.

“Mi auguro che ci siano delle verifiche sulle procedure che il Comune di Taormina ha adottato o vorrà adottare, se non ci saranno novità dal 31 marzo smontiamo l’intero cantiere e portiamo via tutto”.

Una situazione delicatissima in cui non bisogna dimenticare che il Comune di Taormina è socio di Messinambiente. Negli ultimi tempi i problemi sono stati anche di natura economica, il Comune di Taormina è in ritardo con i pagamenti in favore di Messinambiente e questo sicuramente non ha fatto altro che acuire i rapporti. Adesso però c’è il futuro di 38 lavoratori in ballo.

Francesca Stornante