Panarello e CittadinanzAttiva sulle autostrade siciliane: “Affidarle all’Anas”

La gestione di Autostrade per l’Italia da Milano a Salerno e da Bologna a Taranto sembra di un altro mondo. Ma per trovare autostrade degne di tal nome non bisogna per forza spostarsi così tanto. Basta guardare la nuova Catania – Siracusa o persino alcuni tratti, i più nuovi, della bistrattata Salerno – Reggio Calabria, tratti gestiti dall’Anas. Così come la Catania – Palermo, non all’avanguardia ma non peggiore delle altre autostrade siciliane.

Ed allora ecco che al neo presidente della Regione, Rosario Crocetta, arrivano due richieste per rivalutare la gestione del Consorzio Autostrade Siciliane, visto che la Messina – Palermo, la Messina – Catania e la Siracusa – Gela sono tra le peggiori autostrade italiane. Negli anni, sono state tantissime le anomalie del Cas e già una sarà all’attenzione della prima riunione della Giunta Regionale: la progettazione e la direzione dei lavori nelle autostrade di competenza, affidata alla Technital sin dagli anni ’70.

La prima richiesta è del deputato all’Ars, Filippo Panarello: “"Mi auguro che il presidente Crocetta sostenga la necessità di superare l’attuale modello, dando vita ad una società mista composta dalla Regione e dall’Anas per rendere più efficace l’amministrazione dell’ente e più efficiente la gestione della rete autostradale in Sicilia. Nel corso di questi anni ho presentato numerose interrogazioni e diversi atti parlamentari proprio in relazione alle troppe irregolarità emerse per un lungo periodo nella gestione del CAS: fornirò al Presidente della Regione copia degli atti ispettivi da me presentati, sono certo che li utilizzerà per una maggiore conoscenza di questa realtà".

Panarello parla anche della situazione lavorativa dei dipendenti del Consorzio, in merito alla paventata ipotesi di utilizzare anche i precari degli enti locali: “Spostare i lavoratori precari dagli Enti locali al CAS farebbe solo perdere il lavoro ai trimestrali del Consorzio: ma non ci possono essere precari di serie A e di serie B, e i precari del CAS hanno gli stessi diritti degli altri alla tutela del loro posto di lavoro”.

Reazione simile, in merito, quella del vicesegretario regionale di CittadinanzAttiva, Andrea Cucinotta: “La Regione Siciliana, creando il CAS, ha tradito lo spirito e la lettera dello Statuto Speciale, ed ha posto a carico dei contribuenti siciliani l’enorme onere finanziario per realizzare e gestire direttamente grandi opere pubbliche, quali sono senz'altro le autostrade, e questo nonostante lo Statuto le ponesse a carico dello Stato (art. 14, lett. G – lavori pubblici, eccettuate le grandi opere pubbliche di interesse nazionale)”.

L’ipotesi di trasferire le competenze dal Cas all’Anas non è nuova, ma in passato è stata osteggiata: “Il Governo Lombardo, motivandolo con una presunta difesa degli interessi siciliani (di quali siciliani?), si è opposto al Decreto Interministeriale del 5.7.2010 che dichiarava il Consorzio per le Autostrade Siciliane decaduto dalla concessione di costruzione e esercizio delle autostrade regionali conferitagli con convenzione unica del 27 novembre 2000 approvata con D.I. 28.5.2001 n. 702”.

“Se il Governo Crocetta, passando dalle enunciazioni di principio ai fatti, vuole difendere concretamente i veri interessi dei siciliani onesti che pagano le tasse – conclude Cucinotta -, non deve fare altro che consegnare tale “bubbone” all’ANAS. I soldi così risparmiati potrebbero essere utilizzati meglio per garantire i necessari servizi alla parte più debole della nostra collettività regionale, disabili, anziani e malati.” (Ma. Ip.)