Gli ispettori regionali: i consiglieri devono restituire i gettoni di presenza. Ecco in quali casi

Gli ispettori regionali: i consiglieri devono restituire i gettoni di presenza. Ecco in quali casi

Rosaria Brancato

Gli ispettori regionali: i consiglieri devono restituire i gettoni di presenza. Ecco in quali casi

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giovedì 22 Ottobre 2015 - 22:05

Sette mesi dopo l'ispezione regionale a Palazzo Zanca per il caso gettonopoli l'assessorato agli Enti locali indica i casi per i quali i consiglieri comunali dovranno restituire i gettoni di presenza incassati: 1)quelli percepiti per sedute andate deserte per mancanza di numero legale 2)quelle erogate ai capigruppo per sedute di commissione nelle quali non sono componenti.

L’ispettore inviato dalla Regione a Palazzo Zanca per gettonopoli ha completato la relazione e ravvisato i casi nei quali i consiglieri comunali devono restituire i gettoni percepiti in maniera difforme alla normativa.

La nota con la quale il dirigente del servizio Filippo Gagliano ed il responsabile del procedimento Francesco Riela, entrambi del Dipartimento dell’assessorato agli enti locali hanno trasmesso al sindaco, al segretario generale ed al presidente del consiglio evidenzia 2 casi per i quali alcuni degli inquilini di Palazzo Zanca dovranno restituire i gettoni incassati, secondo la Regione, in modo irregolare rispetto alla normativa.

L’accertamento ispettivo di Angelo Sajeva risale al 23 marzo e riguarda una serie di controlli a campione. Il presupposto della nota è il principio secondo il quale “la corresponsione dei gettoni di presenza è subordinata all’effettiva partecipazione del consigliere ai consigli ed alle commissioni”, così come previsto dalla normativa nazionale e regionale che demanda agli Enti locali il compito di emanare i regolamenti relativi alle modalità ed ai termini per la corresponsione in base appunto ad una partecipazione reale ed effettiva. Il regolamento di Palazzo Zanca è quello del 28 luglio 2008 che disciplina le attività e le sedute di commissione fissandole ad un tetto massimo di 39 mensili, cumulabili con quelle di Consiglio.

“L’esame a campione- si legge nella nota- ha permesso di accertare che sebbene tale attività appaia effettivamente svolta per l’espletamento delle competenze, per quanto riguarda il pagamento si rilevano alcune casistiche”.

1)vengono liquidati i gettoni di presenza per le sedute delle Conferenze dei capigruppo

2)vengono erogati i gettoni di presenza ai capigruppo (o ai loro sostituti) presenti nelle sedute di commissione di cui non sono componenti

3)vengono erogati i gettoni anche per i consiglieri presenti alle convocazioni che non si sono svolte per mancanza di numero legale.

Gli ispettori evidenziano come non ci siano problemi per il punto 1 e cioè per i gettoni di presenza erogati per le Conferenze dei capigruppo dal momento che i lavori di questi organismi sono stati equiparati, ai fini del gettone, a quelli delle commissioni.

Diverso il discorso per i punti 2 e 3, alla luce di quell’effettiva partecipazione che viene richiesta per la corresponsione delle somme. Quanto al punto 2 secondo gli ispettori la partecipazione senza diritto di voto alle sedute di commissione da parte dei capigruppo (o dei loro sostituti) “si pone in antitesi con il principio di effettiva partecipazione, proprio perché questa è tale se si concretizza non attraverso una mera presenza fisica ma mediante l’esercizio delle prerogative proprie del componente tra le quali il voto. In questo caso non appare legittima l’attribuzione del gettone ai capigruppo per la partecipazione a commissioni delle quali non fanno parte e men che mai ai loro sostituti”.

Vi è da sottolineare che questa visione è però riduttiva perché non tutte le commissioni si concludono con il voto e l’esercizio delle funzioni di un consigliere non può essere ricondotto esclusivamente all’espressione del voto, che nelle sedute di commissioni è solo una delle possibilità (ci sono sopralluoghi, audizioni ad esempio). Limitare l’effettiva partecipazione al voto è probabilmente riduttivo.

In ogni caso la Regione ritiene che in questi casi il gettone corrisposto non sia legittimo e debba essere restituito.

Infine il punto 3, ovvero i gettoni corrisposti ai consiglieri in caso di sedute andate a vuoto per mancanza di numero legale. In questo caso “non appare legittimo il riconoscimento del gettone di presenza ai consiglieri i quali siano stati presenti in prima convocazione di una seduta andata deserta ma non siano stati presenti alla convocazione successiva ed alla seduta”. E’ evidente infatti che non si può concretizzare in una seduta deserta quello che richiede il legislatore e cioè “l’effettiva presenza”. Meno che mai si può corrispondere il gettone di presenza ad un consigliere che si è presentato ad una seduta poi andata deserta ma a quella effettiva, in seconda convocazione, non c’era. Un’effettiva presenza retroattiva non è contemplata né dai codici né dal buon senso.

“Alla luce di tale orientamento-conclude la nota- nel condividere le conclusioni cui è pervenuto l’ispettore incaricato, si contesta l’irregolare corresponsione dei gettoni nelle ipotesi contemplate 2 e 3, per violazione delle disposizioni di cui all’art.19 e 19bis della legge regionale 30 del 23 dicembre 2000 e si ritiene necessario che codesto Ente, previa analitica attività di definizione dell’esatto ammontare delle erogazioni non dovute con riferimento all’intervallo temporale preso in esame, provveda al recupero delle stesse”.

La Regione quindi invita il Comune, dopo aver verificato la sussistenza o meno dei casi, a provvedere al recupero delle somme percepite irregolarmente secondo quanto sostengono gli ispettori. Il Dipartimento dà 30 giorni di tempo per le opportune controdeduzioni prima di procedere. La palla passa quindi al Consiglio comunale.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. Poveri consiglieri , li vogliono affamare !

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  2. Poveri consiglieri , li vogliono affamare !

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  3. Cane non mangia cane.
    Le poche persone che verranno colpite dal provvedimento saranno quelle di cui semplicemente ci si vuole sbarazzare o il cui peso politico è irrilevante.

    Salvatore

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  4. Cane non mangia cane.
    Le poche persone che verranno colpite dal provvedimento saranno quelle di cui semplicemente ci si vuole sbarazzare o il cui peso politico è irrilevante.

    Salvatore

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  5. Fornisco ai messinesi, per un approfondimento, la serie storica di una delle spese più gravose, quella per gli organi istituzionali, Giunta, Consiglio Comunale e le sei Circoscrizioni, distinguendo tra INDENNITA’ e RIMBORSI. Ho analizzato TRE periodi, BUZZANCA(2008-2011), CROCE(2012-2013), ACCORINTI(2013-2014). La FONTE è SIOPE, i cui report sono allegati ai consuntivi. INDENNITA’. (2008) €2.189.170. (2009) €3.069.829. (2010) €3.101.356. (2011) €3.343.654. Periodo BUZZANCA la media annuale è €2.926.002. INDENNITA’. (2012) €1.985.360. (2013) €1.464.697. Periodo CROCE media €1.725.028. INDENNITA’. (2013) €1.464.697. (2014) €3.463.310. Periodo ACCORINTI media €2.464.003. INDENNITA’ (2015 ad oggi) €1.761.227.

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  6. Fornisco ai messinesi, per un approfondimento, la serie storica di una delle spese più gravose, quella per gli organi istituzionali, Giunta, Consiglio Comunale e le sei Circoscrizioni, distinguendo tra INDENNITA’ e RIMBORSI. Ho analizzato TRE periodi, BUZZANCA(2008-2011), CROCE(2012-2013), ACCORINTI(2013-2014). La FONTE è SIOPE, i cui report sono allegati ai consuntivi. INDENNITA’. (2008) €2.189.170. (2009) €3.069.829. (2010) €3.101.356. (2011) €3.343.654. Periodo BUZZANCA la media annuale è €2.926.002. INDENNITA’. (2012) €1.985.360. (2013) €1.464.697. Periodo CROCE media €1.725.028. INDENNITA’. (2013) €1.464.697. (2014) €3.463.310. Periodo ACCORINTI media €2.464.003. INDENNITA’ (2015 ad oggi) €1.761.227.

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  7. RIMBORSI.(2008) €289.654.(2009) €455.539.(2010) €593.976.(2011) €726.480. La media dei rimborsi nel periodo BUZZANCA ,su questi incidono molto gli oneri riflessi dei politici dipendenti,pubblici o privati,è di €516.412. RIMBORSI( 2012) €313.180.(2013) €362.777. Periodo CROCE media €337.978. RIMBORSI(2013) €362.777.(2014) €222.884). Periodo ACCORINTI media €292.830. RIMBORSI (2015 ad oggi) €188.682. Possiamo affermare con certezza che nel Consiglio Comunale, nelle Circoscrizioni e Giunta,oggi vigenti, ci sono più disoccupati o partite iva, rispetto a quelli precedenti, oppure più politici di mestiere, come la presidente Elvira BARRILE.Per INDENNITA’ dal 2008 al 2014 €18.617.376,una media di €2.659.625. Per RIMBORSI €2.964.490,media €423.498.

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  8. RIMBORSI.(2008) €289.654.(2009) €455.539.(2010) €593.976.(2011) €726.480. La media dei rimborsi nel periodo BUZZANCA ,su questi incidono molto gli oneri riflessi dei politici dipendenti,pubblici o privati,è di €516.412. RIMBORSI( 2012) €313.180.(2013) €362.777. Periodo CROCE media €337.978. RIMBORSI(2013) €362.777.(2014) €222.884). Periodo ACCORINTI media €292.830. RIMBORSI (2015 ad oggi) €188.682. Possiamo affermare con certezza che nel Consiglio Comunale, nelle Circoscrizioni e Giunta,oggi vigenti, ci sono più disoccupati o partite iva, rispetto a quelli precedenti, oppure più politici di mestiere, come la presidente Elvira BARRILE.Per INDENNITA’ dal 2008 al 2014 €18.617.376,una media di €2.659.625. Per RIMBORSI €2.964.490,media €423.498.

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  9. La mia generazione ha dedicato alla POLIS,fino agli anni novanta,nei modi più diversi,buona parte del tempo libero, per passione politica, per coltivare rapporti sociali, non solo senza pretendere una LIRA, ma spesso spendendo di tasca propria, secondo voi chi finanziava quei giornali di DESTRA o di SINISTRA,non parlo solo dell’UNITA’ o del POPOLO o del SECOLO D’ITALIA, ma quelli legati ai movimenti giovanili di allora? NOI. Quando qualcuno,raramente,assumeva un ruolo pubblico in ambito locale,indennità e i rimborsi non erano così consistenti come oggi. Oggi un presidente di Consiglio, come Emilia BARRILE, percepisce mensilmente €4.733,78 al lordo, come un assessore, è uno stipendio di tutto rispetto, permette di vivere in modo agiato.

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  10. La mia generazione ha dedicato alla POLIS,fino agli anni novanta,nei modi più diversi,buona parte del tempo libero, per passione politica, per coltivare rapporti sociali, non solo senza pretendere una LIRA, ma spesso spendendo di tasca propria, secondo voi chi finanziava quei giornali di DESTRA o di SINISTRA,non parlo solo dell’UNITA’ o del POPOLO o del SECOLO D’ITALIA, ma quelli legati ai movimenti giovanili di allora? NOI. Quando qualcuno,raramente,assumeva un ruolo pubblico in ambito locale,indennità e i rimborsi non erano così consistenti come oggi. Oggi un presidente di Consiglio, come Emilia BARRILE, percepisce mensilmente €4.733,78 al lordo, come un assessore, è uno stipendio di tutto rispetto, permette di vivere in modo agiato.

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  11. Ecco cosa dichiarava la signora Barrile all’indomani dalle elezioni:
    http://www.tempostretto.it/news/donna-comando-emilia-barrile-dai-consiglieri-pretender-puntualit-rispetto-regole.html.
    È proprio vero che “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”!

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  12. Ecco cosa dichiarava la signora Barrile all’indomani dalle elezioni:
    http://www.tempostretto.it/news/donna-comando-emilia-barrile-dai-consiglieri-pretender-puntualit-rispetto-regole.html.
    È proprio vero che “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”!

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