Imprenditore reggino trovato morto in un albergo di Messina, aperta inchiesta

Un noto imprenditore calabrese di 56 anni è stato trovato senza vita in un albergo del centro di Messina. L'uomo, cotitolare dei supermercati Decò, giaceva esanime nella doccia del bagno della stanza che occupava da tre giorni. Si era allontanato da casa lunedì scorso e i familiari, che sapevano di un viaggio di lavoro, non avendo sue notizie si sono preoccupati ed hanno avvisato i carabinieri.

Al personale dell'albergo l'uomo aveva detto che non voleva essere disturbato perché preferiva lavorare di notte e riposare di giorno. Nessuno perciò si è insospettito vedendo che le finestre della stanza restavano chiuse. Quando i militari hanno bussato, nessuno ha risposto e la porta era chiusa a chiave dall'interno.

Aperta grazie ai vigili del Fuoco, al personale dell'hotel e gli uomini dell'Arma non è rimasto altro che costatare il decesso.

Pochi dubbi per gli investigatori che si tratti di un suicidio, visto che non c'erano sul suo corpo né nella stanza tracce di colluttazione o violenze, ma c'erano parecchie pastiglie di antidepressivi, che assumeva da qualche tempo. La famiglia però non è del tutto convinta: l'imprenditore aveva infatti staccato un biglietto aereo, non ha lasciato traccia delle sue volontà, non ha dato segni di volersi togliere la vita, nei giorni precedenti.

Per questo ha nominato due legali, gli avvocati Bonni Candido e Corrado Politi, e ha chiesto alla magistratura di fare chiarezza sugli ultimi giorni di vita del loro caro. Il pm di turno ha disposto l'autopsia, che sarà eseguita il 18 agosto mattina. (Alessandra Serio)