Effettuati rilievi dei Ris, domani l’autopsia. Emergono i particolari di unghie smaltate e extension

E’ giovane, forse di colore, alta circa 1.60, sotto i 30 anni, con extension ai capelli e gli alluci decorati con uno smalto a forma di fiore. Il mistero del cadavere ritrovato al confine tra i Comuni nebroidei di Raccuja e Floresta, in località Portella Nocera, si infittisce.

I carabinieri del Ris di Messina, giunti sul posto insieme ai colleghi del Reparto Operativo, hanno già effettuato i primi rilievi e adesso la salma si trova all'Istituto di Medicina Legale di Messina in attesa dell'autopsia, che verrà effettuata domani. Secondo quanto trapelato, sul posto sono stati ritrovati anche dei finti capelli, probabilmente le extension, ma le condizioni martoriate del corpo della ragazza non hanno lasciato alcun altro segno di identificazione.

Il corpo esanime è privo di una gamba, di gran parte del volto e degli occhi, mentre dal bacino in su risulta mangiato dagli animali. E’ stato difficile anche per il medico legale ritrovare qualche segno di riconoscimento considerando che la giovane era priva di indumenti o documenti. L’ipotesi adesso è che possa trattarsi di una prostituta, ma solo l’autopsia e le indagini potranno far luce sul mistero.

Bisognerà chiarire se si sia trattato di un omicidio e, quindi, se la ragazza sia stata uccisa e poi trasportata in una zona così impervia dei Nebrodi, oppure se sia morta per droga o overdose e poi sia stata abbandonata lì, tra quelle foreste che sembrano esser più dannate che altro.

Dai primi riscontri, sembrerebbe che gli elementi peculiari ritrovati sul corpo non combacino con nessuna recente denuncia per persona scomparsa nel territorio di Messina, ma le ricerche verranno ben presto estese anche alle provincie di Catania e Palermo.

Indagini affidate al pm dott. Luca Melin, ai militari della Compagnia dei carabinieri di Patti, coordinati dal comandante Lorenzo Buschittari, insieme a quelli delle Stazioni di Floresta e Raccuja.

Veronica Crocitti