Fine della tregua, l’amministrazione pare pronta a dire sì a integrazione e stabilizzazione

Integrazione e stabilizzazione. Ormai da giorni l’amministrazione Accorinti sta provando a fondere le due questioni per capire se ci sono i margini per dare ai precari storici del Comune quella “sistemazione” che rincorrono da oltre vent’anni. Quello di oggi dovrebbe essere il giorno della verità, le 24 ore di tregua chieste durante il tavolo tecnico sono scadute e dunque oggi gli assessori Guido Signorino e Nino Mantineo e il segretario generale Antonio Le Donne dovrebbero sciogliere ufficialmente le riserve. Hanno avuto a disposizione un giorno per rileggere le carte, esaminare le norme e capire se è possibile intanto concedere l’integrazione oraria ai precari, integrazione che manca dal 1 marzo e che non è stata rinnovata per lo stop arrivato dai revisori dei conti. Nel frattempo il presidente dell’organo Dario Zaccone e i colleghi Federico Basile e Giuseppe Zingales non hanno cambiato idea, continuando a sostenere il rischio di sforamento del tetto di spesa prevista. Ma le indiscrezioni giunte nella serata di ieri fanno ben sperare. Almeno ai precari in attesa di risposte. Sembrerebbe infatti che la volontà dell’amministrazione, come ribadito più volte in questi giorni, sia di avviare l’iter per la stabilizzazione e in quest’ottica potrebbe anche rinnovare l’integrazione, pur andando verso quel rischio sforamento di cui tanto hanno parlato i revisori. Solo legando a doppia mandata i due passaggi si potrebbero allontanare i guai economici per il Comune. Dunque integrazione in prospettiva stabilizzazione.

Una strada che in queste settimane era stata più volte indicata dalla segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che aveva consegnato agli assessori e al segretario una piattaforma per la stabilizzazione, ma soprattutto una serie di atti e delibere di altre città italiane come Rimini che, rispettando la legge, hanno optato per la concessione dell’integrazione in vista di una prossima sistemazione dei precari, dimostrando così di poter poi colmare quei costi extra a cui oggi si va certamente incontro.

“Siamo molto soddisfatti che l’Amministrazione abbia deciso di dare seguito alla proposta di integrazione oraria che abbiamo presentato ormai più 15 giorni fa. Soprattutto però siamo contenti che il Sindaco abbia deciso di adottare tale atto d’indirizzo senza farsi ulteriormente condizionare dal parere dei revisori dei conti, che in questi ultimi giorni hanno tenuto sulla graticola gli oltre 300 dipendenti precari del Comune di Messina”. Questo il commento della Crocé a seguito della telefonata con cui l’assessore Mantineo ha annunciato che domani la giunta adotterà probabilmente due delibere. Una delibera d’indirizzo contenente le proposte che la Fp Cgil aveva fornito all’Amministrazione, in particolare la delibera della giunta provinciale di Rimini, e con la quale si prende atto del provvedimento della Corte dei Conti in sezione riunita del 12 aprile 2012 che consente di “avvalersi della facoltà di adattamento della disciplina di cui all’articolo 9 comma 28 del D.L. n. 78/2010 per soddisfare le esigenze organizzative”. Facoltà di adattamento che significa, ha spiegato la sindacalista, che se oggi sforo la spesa poi rienterò attraverso l’azzeramento dei contratti che da precari passano a tempo indeterminato. Infine la necessità di legare l’integrazione oraria alla stabilizzazione dei precari per azzerare appunto nel corso del triennio la spesa sui contratti determinati .

IL secondo atto deliberativo riguarderà la tanto attesa integrazione oraria di tutto il personale contrattista per il quale la Fp Cgil espressamente richiesto 35 ore .

“Auspichiamo l’adozione degli atti deliberativi entro domani- ha continuato la Crocè- senza ulteriori interlocuzioni, atteso che l’atto d’indirizzo non necessita alcun parere dei revisori dei conti. L’integrazione oraria e la futura stabilizzazione del personale precario consentirà a quella parte di personale, sulle cui spalle si regge il peso di gran parte dell’organizzazione della macchina comunale, di poter tirare un sospiro di sollievo. Questa Amministrazione ha compreso quello che, come Fp Cgil, ripetiamo ormai da tanti giorni e che abbiamo ripetuto anche in occasione dell’occupazione pacifica della sala del consiglio: un Comune non può essere retto solo in termini ragionieristici. Oltre che con i numeri bisogna fare i conti con la vita delle persone”.

Oggi se ne saprà di più.

Francesca Stornante