Svincoli. Santoro:”Un bel traguardo che si sarebbe potuto raggiungere prima”

“Ogni cosa è stata fatta per bene, tenendo in considerazione la sicurezza e l’incolumità pubblica. Le prove di carico sono andate bene, ho ricevuto la documentazione corretta. Finalmente si è raggiunto un traguardo. Ma una nota consentitemela, l’apertura dello svincolo di Giostra sarebbe potuta e dovuta avvenire prima, anche due anni fa. Si sarebbero evitati i tantissimi disagi patiti dai cittadini”.

E’ soddisfatto l’ingegnere capo del Genio civile Leonardo Santoro ad inizio del count down per il taglio del nastro, giunto dopo un lungo iter. Secondo il suo giudizio, che ha messo nero su bianco sin dal 2015 invitando ad accelerare i tempi anche in base alle conclusioni dello studio dell’Ateneo (che nel 2013 stabiliva la possibilità di collocare il giunto rispettando alcune condizioni), il ben noto “giunto temporaneo” si sarebbe potuto realizzare prima.

“Le condizioni attuali infatti sono le stesse degli anni scorsi, mi riferisco al viadotto Ritiro ed ai lavori, quindi se domani finalmente è possibile aprire l’uscita, grazie alle autorizzazioni sul giunto, se ne deduce che lo stesso sarebbe potuto accadere prima-prosegue- Anzi dirò di più. Se il Comune e il Cas mi trasmettono i calcoli per operare dall’altro lato della carreggiata, ovvero allo svincolo in uscita (direzione Palermo-Messina) il mio ufficio garantirà l’autorizzazione. In questo modo si libera la galleria e si scarica parte del peso, alleggerendo ulteriormente i disagi agli automobilisti”.

Avere entrambe le uscite a Giostra, in attesa del completamento dei lavori al viadotto Ritiro che richiederà sicuramente altro tempo, sarebbe una soluzione auspicabile per migliaia di automobilisti che hanno trascorso gli ultimi 4 anni in fila sotto il sole per ore ed ore chiedendosi se restare imbottigliati sul viadotto (in modo costante e con il peso di tutti i mezzi) non costituisca in realtà il vero pericolo, senza possibilità di fuga peraltro visto che è un imbuto.

Un plauso va all’amministrazione Accorinti che ha portato a compimento quanto iniziato negli anni scorsi dalla precedente giunta Buzzanca, un plauso agli uffici che hanno consentito questo traguardo, il Cas, l’Anas, il Genio Civile.

Sorgono però, da cittadini e da #vittimeinfilanelviadotto alcune considerazioni.

1)perché non si è fatto prima? Perché abbiamo patito tanti disagi per vedere collocato adesso un giunto in una struttura e in un contesto immutato rispetto al 2013?

2)visto che il primo traguardo è stato consentito nello stesso contesto di prima se ne deduce che non vi sono ostacoli per realizzare l’uscita di Giostra sul versante opposto, quello in direzione Palermo-Messina, diventando una preziosa valvola di sfogo e alleggerendo il peso sul viadotto. Gli automobilisti mummificati in fila per 4 anni sul viadotto, terrorizzati da un eventuale disastro e crollo, ne sarebbero lieti.

3)Se non è cambiato nulla e il giunto è stato messo senza problemi perché lasciare che in questi anni fiumi di tir e mezzi gravassero sul viadotto? Con conseguenze anche sul traffico che poi si è riversato ininterrottamente, tir compresi sul Boccetta?

4) a chi è giovato?

L’inaugurazione di lunedì è la prova che in squadra si può e che si possono raggiungere risultati anche nella città delle incompiute.

E questo può essere un “modello” da continuare per raggiungere altri risultati.

Si “colga l’attimo” per migliorare la qualità della vita dei messinesi.

Rosaria Brancato