Nel V forum tematico il Partito democratico si confronta con i giovani

Meno tre alla conferenza programmatica che si terrà al ritorno dalle vacanze estive. In casa Pd prosegue l’organizzazione dei forum tematici e quello tenutosi ieri all’Officina Centro Multiculturale, incentrato sullo sviluppo delle politiche giovanili, è stato il quinto: i prossimi, le cui date sono ancora da stabilire, riguarderanno rifiuti e ambiente, politiche della casa/risanamento, sistema città. Un’organizzazione diversa quella messa in piedi dal Partito democratico per il dibattito sul ruolo che le future generazioni dovranno avere nel panorama cittadino. “A Messina – ha affermato Maria Flavia Timbro, responsabile delle politiche giovanili del Pd – non sono mai state portate avanti politiche in favore dei ragazzi. Spesso non ci sono spazi né luoghi di aggregazioni. Non sempre sono i giovani a non voler essere partecipi della vita cittadina, in molti casi mancano mezzi e condizioni”.

L’ “architettura” del confronto ha rispecchiato il tema analizzato: il dibattito, diversamente da quanto avvenuto in occasione degli altri appuntamenti, è stato più vivace ed interattivo. Ciò grazie ad un escamotage che è riuscito a coinvolgere i vari rappresentanti delle associazioni intervenuti, il “Dizionario delle parole ritrovate”. Un rappresentante di ciascuno dei gruppi presenti ha proposto e commentato una parola, corrispondente ad una lettera dell’alfabeto, considerata importante nella costruzione delle future politiche giovanili.

Obiettivo del forum, come spiegato da Maria Flavia Timbro, è l’individuazione di un approccio innovativo al welfare giovanile e femminile nell’ottica del sostegno del diritto al futuro, favorendo percorsi di promozione della cittadinanza attiva e consapevole e di valorizzazioni dei diritti e della partecipazione. Fare politica per e con i giovani, offrendo servizi che rispondano alle loro esigenze e che li sostengano nei loro percorsi di autonomia e di aggregazione, dando loro opportunità di crescere tanto nella nostra città quanto oltre i confini nazionali. Ciò per favorire una cultura che sia viva 365 giorni l’anno. (EDP)