“Ladri. Gli evasori e i politici che li proteggono”, l’ultimo libro di Stefano Liviadotti

I mezzi legislativi e tecnologici per scovare i furbetti del fisco ormai ci sono tutti. Però il 96 per cento di loro la fa franca. Perché sono tantissimi e votano. Quindi il governo preferisce non farli arrabbiare. Questa la tesi che Stefano Livadiotti dimostra a suon di dati e ricostruzioni in un inchiesta che farà apparire l’evasione fiscale da tutta un’altra prospettiva.

Il paradosso di una classe politica trasversale che a parole dice di voler combattere l’evasione ma liscia costantemente gli evasori per assicurarsi il consenso. Norme annunciate e ritirate, leggi approvate e poi ammorbidite, redditometri orfani di titolari politici, nomi e cognomi, detti e contraddetti. Un’inchiesta che procede su due binari, dunque, e, per questo, innovativa e capace di fare discutere: i dati di un’evasione e di un sommerso imbarazzanti per un paese civile; i protettori occulti e meno occulti che ne foraggiano l’esistenza.

L’appuntamento, aperto alla città, è per giovedì 12 giugno alle ore 17 all’Aula magna della Corte d’Appello di Messina. L’autore sarà ospitato dalla Scuola Forense e dalla Libreria Bonanzinga di Messina, che organizzano l’evento.