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Giovedì Santo in Cattedrale, l’arcivescovo ai sacerdoti: “Il nostro posto è sulla strada”

MESSINA – “Il nostro posto, il posto dei sacerdoti, è sulla strada al fianco di chi ha bisogno di riscatto”.  E’ il messaggio forte che l’arcivescovo Giovanni Accolla ha dato questa mattina, Giovedì Santo, al clero dell’arcidiocesi di Messina. Lo ha fatto nel corso della Messa crismale in Cattedrale, che apre il Triduo Pasquale. Durante la funzione, alla presenza di 150 sacerdoti, è stato benedetto l’olio del crisma, degli infermi e dei catecumeni. Mons. Accolla ha ricordato i presti defunti nel corso dell’ultimo anno ed ha evidenziato l’importanza “dell’olio che lenisce le ferite”. Il riferimento è in particolare al momento di sofferenza che stiamo vivendo a causa della pandemia. Nello stesso tempo l’olio “è il segno di comunione tra l’arcivescovo e i suoi sacerdoti”. Le funzioni religiose in Cattedrale proseguiranno alle 19 di oggi (giovedì) con la messa nella Cenda del Signore alla quale, alle 20, 30, seguirà l’adorazione eucaristica.  Nella Messa in Coena Domini si omette la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato da chi presiede nel luogo della reposizione, dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme anti covid, del “coprifuoco” ed evitando lo spostamento tra chiese.

Domani, Venerdì Santo, alle 18 avrà luogo l’Azione liturgica della Passione del Signore. L’atto di adorazione della Croce con il bacio è limitato al solo presidente della celebrazione. Sabato la Veglia Pasquale avrà inizio alle 19. Domenica, giorno di Pasqua, sono previste cinque sante messe: alle 8,30, alle 10, alle 11, 30, alle 12, 30 e alle 18.

Nella giornata di ieri mons. Accolla ha invece incontrato i giornalisti per i tradizionali auguri. L’Arcivescovo, dopo una breve introduzione di don Giovanni Sturiale (direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali) ha esordito dicendo che, proprio “in questo periodo di umiliazione umana, di mortificazione sociale, di instabilità, siamo chiamati a ricordarci che l’uomo è sempre al centro delle attenzioni di Dio, il quale si prende cura di ciascuno dei suoi figli, esaltando, con il suo sacrificio sulla Croce, la dignità di ogni essere umano”. (Carmelo Caspanello)