Denuncia OrSa: per risparmiare sul costo lavoro Rfi attua spostamenti di dipendenti in unità navali non similari

Ancora una denuncia da parte dell’Orsa per la gestione del personale impiegato a bordo sulle navi Rfi. Secondo quanto affermato in una nota dai rappresentanti sindacali Mariano Massaro e Antonino D’Orazio, la società per risparmiare sui costi di lavoro, opera continui spostamenti di personale nelle diverse unità navali non similari, penalizzando la necessaria intesa fra i componenti degli equipaggi e l’indispensabile conoscenza degli impianti che rappresenta uno dei fattori primari per la garanzia di sicurezza in mare.
“In buona sintesi RFI – affermano – ha rinunciato del tutto a mantenere equipaggi fissi, con buona pace dei livelli di sicurezza e quotidianamente arma le navi con personale “raccogliticcio”, anche precario, spesse volte proveniente da unità diverse. In tal senso la sicurezza sulle navi assume valenza virtuale visto che da tempo il personale si trova costretto a girovagare in navi non similari per cui non è possibile pretendere dagli equipaggi prontezza di esecuzione e dettagliata conoscenza degli impianti di sicurezza”. Il sindacato sottolinea anche che “nella spasmodica ricerca di compressione del costo del lavoro, RFI spesso non è in grado di garantire impreviste assenze di personale nelle navi in esercizio e per risolvere l’emergenza utilizza il personale di guardia nelle navi spente e ormeggiate sguarnendo il previsto servizio di guardiania. Per la gravità di quanto esposto riteniamo indispensabile l’autorevole intervento dell’Autorità competente in indirizzo e chiediamo di essere informati del dettaglio di eventuali accordi intercossi fra la Capitaneria di Porto di Messina e RFI che autorizzerebbero il descritto comportamento dell’azienda”.