In via del Santo un avvallamento stradale rischia di trasformarsi in buca: problema “trasferito” da un ufficio all’altro

Come dimenticare le immagini di via Cavour nuovamente “sotto cantiere” a qualche giorno di distanza dalla fine dei lavori di scarifica e bitumazione dell’asfalto. In quel caso (vedi correlati) un avvallamento, sul punto di trasformarsi in voragine, interessò la carreggiata all’altezza della nuova sede dell’ufficio postale. Un problema che fece discutere perché, secondo quanto allora dichiarato dall’assessore Isgrò, ancora una volta legato ai sottoservizi stradali (fognature, cavi elettrici o telefonici) su cui le ditte intervengono senza completare il lavoro secondo le regole previste.

Una premessa necessaria da fare perché, nonostante i mesi siano trascorsi, di soluzioni non ne sono ancora state individuate. Lo dimostra l’ennesimo caso. Questa volta, però, ci spostiamo lungo la centralissima via del Santo, tra viale Europa e via Piemonte. A segnalare lo sprofondamento è il consigliere della terza circoscrizione Massimo Minutoli, che ha immediatamente sottoposto il problema all’ing. Pizzino, area Coordinamento Tecnici del Dipartimento Manutenzione Strade, A seguito del sopralluogo è stato evidenziato che “lo sprofondamento in oggetto è causato da una perdita o della sottostante rete fognaria o della sottostante rete di raccolta acque bianche, pertanto, la suddetta nota va indirizzata all’Amam o al Dipartimento Opere di Urbanizzazione Primarie e Secondarie”. Pizzino ha dunque inviato il quartiere a “rivedere” il destinatario della nota sulla richiesta di intervento.

«Continuano i rimbalzi di competenze tra gli uffici – afferma Minutoli – mentre le strade continuano a cedere ed i cittadini subiscono i pericoli. Così, mentre la burocrazia porta i ritardi, il problema continua ad incombere sui cittadini con il rischio che si generi un cedimento stradale della stessa portata di quelli già verificatisi in città, vedasi Via Gerobino Pilli e Viale Europa, che per fortuna non hanno arrecato danni a persone ma a sole cose. Quando si penserà a costituire un ufficio unico di valutazione del rischio del sottosuolo? Questo strumento consentirebbe uno snellimento della gestione delle problematiche delle strade e sopratutto una programmazione degli interventi da effettuarsi tenendo conto delle somme necessarie da stanziare di anno in anno senza incorrere nelle solite risposte:”Non ci sono i soldi”». (EDP)