Aborti clandestini, chiesta la condanna dei due ginecologi

Sei anni ed 8 mesi per Giovanni Cocivera, 5 anni per Giuseppe Luppino. Sono queste le richieste che la Procura ha sollecitato al Gup Monia De Francesco che dovrà definire il processo in abbreviato seguito all'inchiesta della Polizia sugli aborti praticati dai due medici fuori dalle mura ospedaliere.

Ad avanzarle oggi in udienza è stata il Pm La Speme, mentre l'inchiesta è stata portata avanti dal collega Marco Accolla e dall'aggiunta Giovannella Scaminaci. Il giudice ha ammesso le parti civili che hanno fatto richiesta, una delle donne che aveva richiesto di praticare l'intervento con i medici e due associazioni, la Codici Onlus ed Eva Luna, assistite dagli avvocati Melita Cafarelli e Rosaria Chillè. Poi la parola è passata all'avvocato Carlo Autru Riolo per la difesa. Si torna in aula il prossimo 21 febbraio per dare la parola agli altri difensori, gli avvocati Nicola Giacobbe, Chiara Sterrantino e Alberto Gullino.

I due ginecologi del Piemonte erano stati arrestati nel maggio scorso dopo i risultati della doppia inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile di Messina e dagli agenti della Sezione Stradale, che ha portato alla luce che entrambi dirottavano le pazienti nel loro studio privato, per praticare l'interruzione di gravidanza.

I due spingevano le pazienti allo studio provato con spiegazioni pretestuose, secondo gli investigatori, per incassare il corrispettivo di un intervento non autorizzato ed effettuato in condizioni sanitarie non garantite.

Alessandra Serio