Accusato di aver rapinato ed estorto un assicuratore, ma non era lui il complice. Assolto

Rischiava la condanna a 18 anni di carcere, invece è stato assolto per non aver commesso il fatto. Il suo difensore, l'avvocato Fabrizio Alessi, ha sottolineato che il coinvolgimento del suo cliente nei fatti non era provato dalle indagini, ed ha convinto il giudice della sua tesi.

E' così che oggi il cinquantunenne Giovanni Batessa oggi è stato processato col rito abbreviato, dal GUP Tiziana Leanza, e assolto con formula piena. Batessa era accusato di rapina aggravata ed estorsione, in complicità con un altro messinese, ancora sotto processo davanti ad un altro giudice. I due erano accusati di aver preso di mira un subagente assicurativo del centro cittadino.

A fine maggio del 2011 hanno fatto irruzione nel suo ufficio armati e, puntandogli una pistola alla testa, lo hanno convinto ad aprirgli la cassaforte e se ne sono andati con 3 mila euro in contanti e un cellulare di valore. Sono poi tornati alla carica, minacciandolo perché consegnasse loro altri 50 mila euro, pena ritorsioni, anche mortali, su lui e i familiari: bigliettini intimidatori, telefonate, pedinamenti e richieste al socio, che hanno spaventato l'agente assicurativo, tenendolo all'inferno per diversi giorni.

Al processo, però, è venuto fuori che non era Batessa il complice del rapinatore.

Alessandra Serio