Alluvione 2009, chiesta la condanna di 47 falsi sfollati

Alluvione 2009, chiesta la condanna di 47 falsi sfollati

Alluvione 2009, chiesta la condanna di 47 falsi sfollati

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mercoledì 10 Gennaio 2018 - 09:12

Il PM sollecita le condanne per quasi tutti gli imputati accusati di aver intascato i rimborsi affitto stanziati dal Governo a quelli che avevano perso la casa nella tragedia che colpì Scaletta e Giampilieri.

E' ad un passo dalla sentenza il processo per tutte quelle persone accusate di aver usufruito dei risarcimenti post alluvione del 1 ottobre 2009 che causò 37 morti tra Giampilieri e Scaletta Zanclea, in particolare del contributo riconosciuto agli sfollati per coprire parte dei costi della autonoma sistemazione per quanti non erano stati sistemati in strutture reperite dalle autorita'.

Alla fine del processo, ieri il PM Antonio Carchietti ha consegnato al Tribuale le sue conclusioni, chiedendo la condanna per 47 persone. Il magistrato ha invece chiesto l'assoluzione per i due comandanti della Polizia Municipale di entrambi i comuni, Letterio Alì di Scaletta e Giuseppe Trimarchi di Itala; per Salvatore Calabrò, responsabile dell’ufficio tecnico di Scaletta e Giovanni Cuppari, capoufficio tecnico di Itala, accusati di omissione in atti d’ufficio. Per loro, secondo l'Accusa, il fatto non costituisce reato. Infine il pubblico ministero ha proposto il non luogo a procedere per cinque persone nel frattempo decedeunte

L'indagine era partita qualche anno dopo l'alluvione e nizialmente gli indagati erano 77. Furono centinaia i residenti che dovettero abbandonare la loro abitazione perché inagibile e per loro attraverso un'ordinanza di Protezione Civile il Governo stanziò un aiuto di circa 450 euro mensili per coprire i costi di affitti e altre necessita'.

Secondo l’inchiesta della Procura, peró, molte famiglie intascarono gli assegni, pur continuando a vivere nelle vecchie abitazioni. A indicarlo ci sarebbero i consumi di acqua e luce, che continuarono regolarmente dopo l’ordinanza di sgombero. Gli accertamenti erano stati delegati ai Carabinieri.

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