Morte Ilaria Boemi, è guerra sulle perizie

Si annuncia un duro braccio di ferro tra accusa e difesa, al processo per la morte di Ilaria Boemi, la sedicenne stroncata da una dose fatale di Maddy la notte tra il 9 ed il 10 agosto della scorsa estate. Ieri si è aperta l'udienza preliminare per i tre indagati coinvolti a vario titolo nella vicenda, Pietro Triscari, Giuseppe Restuccia e Gaia Autieri, e i difensori hanno presentato una serie di eccezioni preliminari. In particolare l'avvocato Giuseppe Carrabba ha contestato la validità della perizia svolta dal consulente della Procura, consulenza che fonda buona parte delle accuse. Il legale ha puntato il dito in particolare su presunti vizi di procedura. Il GUP si è riservato la decisione sulla richiesta, e si pronuncerà il prossimo 11 luglio, data di rinvio. Intanto l'avvocato Salvatore Silvestro, legale della giovanissima Gaia Autieri, coinvolta perché avrebbe venduto la pasticca di MDM letale, ha annunciato che la sua cliente vuole essere processata in abbreviato, ossia direttamente dal Giudice per l'udienza preliminare, allo stato degli atti. Triscari è invede difeso dall'avvocato Salvatore Stroscio, che ha optato per il rito ordinario.

Si torna in aula la prossima settimana, quindi, per sentire se Il Giudice salverà la consulenza, e per dare la parola al pubblico ministero Stefania La Rosa, titolare del caso. E' stata lei a coordinare l'indagine della Squadra Mobile. Gli investigatori lo scorso ottobre hanno chiuso il cerchio sul caso, ricostruendo tutti i particolari delle ultime ore di vita di Ilaria, trovata cadavere sul lungomare del Ringo, la vigilia di San Lorenzo. La fine tragica di una giovanissima, con sullo sfondo una storia di disagio adolescenziale e delle pericolose lusinghe degli stupefacenti.

Alessandra Serio