Operazione Riciclo, processo ad aprile per gli ex vertici di TirrenoAmbiente

Vanno al vaglio processuale i protagonisti dell’inchiesta Riciclo, condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Barcellona sui rapporti tra il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e TirrenoAmbiente, la società che gestiva la discarica.

Il giudice per l’udienza preliminare Fabio Processo ha rinviato a giudizio l’ex sindaco di Mazzarrà Salvatore Bucolo ed i vertici della TirrenoAmbiente, ovvero gli ex amministratori delegati della stessa società mista che si sono succeduti nel Cda: Giuseppino “Pino” Innocenti e Giuseppe Antonioli, l’ex senatore piemontese di Forza Italia Lorenzo Piccioni, all’epoca amministratore delegato, l’ex presidente Antonello Crisafulli. Dovranno rispondere a vario titolo di corruzione e peculato. Tutti furono arrestati nel 2015 ad eccezione di Crisafulli.

Il clamoroso blitz dei Finanzieri partì dalla verifica sui rapporti economici e le autorizzazioni all’impianto tra il comune tirrenico e la società che gestiva uno dei principali impianti di smaltimento della Sicilia Orientale.

Secondo l’ipotesi principale della Procura, il Comune non avrebbe incassato l’indennizzo da parte della società, o lo avrebbe incassato in misura “agevolata”. Una “mossa” voluta scientificamente dal Comune, soprattutto dal sindaco che ne avrebbe avuto il suo tornaconto (qui il dettaglio)

Agli atti dell’inchiesta anche la vicenda di alcune movimentazioni sospette e sponsorizzazioni da e alla parrocchia di Mazzarrà. Una vicenda che ha riservato ulteriori sorprese, legate alla eredità dello scomparso Padre Aliquò, stralciata dal capitolo principale di inchiesta.

Sarà ora il processo, che comincerà il 9 aprile prossimo davanti al Tribunale di Barcellona, ad accertare eventuali responsabilità nel danno che sarebbe stato provocato al Comune di Mazzarrà.

Hanno difeso gli avvocati Calderone, Cacia, Tortora, Dalmazio, Scheda e Corsaro. Impegnati per le parti civili, il Comune di Mazzarrà e TirrenoAmbiente, gli avvocati Pirrone e Celi.