Pestaggio nel locale a Messina, vittima e “branco” a confronto

E' stato effettuato ieri mattina l'incidente probatorio, chiesto dalla Procura – nel caso del pestaggio del ventinovenne avvenuto nel locale di via Garibaldi, la notte del 20 maggio scorso.

Era stato il sostituto procuratore Alessia Giorgianni, titolare del caso, a chiedere questo passaggio per cristallizzare la prova principale contro i 5 giovani accusati delle lesioni di un ventinovenne e del giovane straniero che ha provato a calmare gli animi, ovvero il riconoscimento, da parte di quest'ultimo, del gruppetto violento.

Protetto dal vetro oscurato, alla presenza del Gip Monia De Francesco, del Pm Marco Accolla e degli avvocati impegnati, il giovane straniero ha riconosciuto tre dei ragazzi arrestati dalla Polizia. Non ha invece riconosciuto con certezza altri due ragazzi inzialmente arrestati con l'accusa di aver partecupato all'aggressione.

In sostanza l'incidente probatorio ha confermato le misure cautelari, così come "aggiustate" dal Tribunale della Libertà, che aveva rimesso in libertà Michele Leggio e Luigi Bruno, concesso i domiciliari a Giosuè Di Stefano e Alessio Doddis, mentre in carcere è rimasto Giovanni Tavilla.

Hanno tutti intorno ai 20 anni.

Difendono gli avvocati Nino Cacia, Daniela Garufi, Antonello Scordo, Salvatore Silvestro e Giovanni Caroè.

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Alessandra Serio