Ricatti “hard” a Messina, coppia condannata per estorsione

Prima lo avevano convinto a inviare foto e video compromettenti, via chat e mail, poi lo avevano ricattato, minacciando di denunciarlo per molestie se non avesse consegnato loro 500 euro. Quando la vittima ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai Carabinieri, nell'agosto del 2017, per i coniugi delle Case Rosse di Villaggio Bordonaro sono scattati gli arresti domiciliari.

Ieri i due sono comparsi davanti la Corte d'Appello di Messina (presidente Sicuro) e, difesi dagli avvocati Domenico Andrè e Salvatore Stroscio, hanno ottenuto uno "sconto di pena". I giudici hanno concesso le attenuanti generiche al 41enne ed alla moglie di 36 anni, rideterminando la condanna in 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione, contro i 5 anni comminati loro in primo grado.

A cadere nel tranello era stato un 63enne attirato in chat dall'avvenenza della donna, che lo ha convinto a scambiare materiale dal contenuto "hard". Poi all'uomo è stata prospettata una falsa denuncia per pedopornografia, raccontando che stava chattando con una minore e mostrandogli persino un atto presentato al Tribunale dei Minori, del tutto fabbricato ad arte. I due gli hanno chiesto 500 euro per non inoltrare la denuncia, arrivando anche a minacciarlo di morte.