Processo a gennaio per il falso trader finanziario Fabio Salvato

Andranno direttamente al dibattimento senza passare dall’udienza preliminare. Il gip Maria Teresa Arena ha accolto la richiesta dei sostituti procuratori Vito Di Giorgio e Fabrizio Monaco di giudicare con il rito immediato il finto trader finanziario Fabio Salvato, 41 anni ed il suo ex autista e prestanome Stefano Volpe. Il processo è stato fissato per l’undici gennaio davanti ai giudici dalla seconda sezione penale del Tribunale. Salvato e Volpe erano stati arrestati dalla Guardia di Finanza il 20 aprile scorso con le accuse di abusivismo finanziario, bancarotta fraudolenta, truffa, riciclaggio e omessa ottemperanza degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio. Gli arresti scattarono nell’ambito dell’operazione “Ponzi” nella quale le Fiamme Gialle sequestrarono libretti, depositi e conti correnti in diversi istituti di credito e perfino un dipinto ad olio su rame del XVI secolo denominato “San Giovanni Battista” riconducibile alla scuola Leonardesca, del valore di circa 2 milioni di euro. Secondo quanto accertato dagli investigatori il quadro era stato dato a garanzia da Salvato ad un ricco cliente, un libero professionista messinese. L’uomo, si era lasciato convincere dal falso trader finanziario, e gli aveva affidato un milione di euro che anziché fruttare sparirono a causa di un’operazione errata.
Nonostante una condanna subita nel 2008 Fabio Salvato continuava a svolgere la sua attività sfruttando la sua grande capacità di convincere i clienti ad affidargli i risparmi per farli fruttare. L’uomo operava sui conti correnti on line ed erano gli stessi risparmiatori a fornirgli la password del proprio conto. Molto spesso però quei soldi sparivano. Dalle indagini è emerso che almeno una ventina di persone si sarebbero rivolte a Salvato affidandogli somme variabili fra 5000 ed un milione di euro.